La valle dell’Alessi dalla preistoria all’età Bizantino-Normanna: il convegno ad Amaroni

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images La valle dell’Alessi dalla preistoria all’età Bizantino-Normanna: il convegno ad Amaroni
Al centro il sindaco Luigi Ruggiero, alla destra del sindaco il prof. Truglia ed alla sua sinistra i professori Satanassi Lorenzo e Ferraro Francesca
  08 settembre 2023 10:29

Si è tenuto i ad Amaroni presso la Sala consiliare del comune  un pubblico convegno il tema è : la valle dell’ Alessi dalla preistoria all’ età bizantino-normanna al quale hanno preso parte i relatori Prof. Satanassi Lorenzo presidente dell'archeoclub d'Italia APS sede di Amaroni "Valle dell'Alessi-Majurizzuni " , il prof. Truglia Mario e la prof.ssa Ferraro Francesca vice presidente della sede locale di archeoclub, la serata è stata introdotta dal sindaco di Amaroni Luigi Ruggiero.

In apertura dei lavori durante l' intervista il prof. Satanassi ha parlato di un ritrovamento molto antico avvenuto diversi anni fa quando era attiva la vecchia sede di archeoclub d'Italia sede di Amaroni, si tratta infatti di un blocco di calcare con dei fossili di conchiglia rinvenuti in Amaroni e risalenti al periodo in cui ad Amaroni c'era il mare, quindi a migliaia di anni fa, ha in oltre reso noto che insieme ai bambini hanno visitato due giorni prima il centro storico e la contrada batia dove si trovano i ruderi del convento di San Nicola delle Maliole i quali accompagnati dai genitori hanno dimostrato il loro interesse per i nostri monumenti. Il sindaco nel porgere i saluti ha inviato la sede di Amaroni ad andare avanti nell' ottimo lavoro iniziato.

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La professoressa Ferraro Francesca dopo avere brevemente parlato del periodo neolitico nella valle dell' Alessi ha relazionato sui bizantini  evidenziando che tra l’870 e 880,con la riconquista della Calabria, il potere impera le opera per un nuovo assetto del territorio. Contemporaneamente anche la chiesa procede ad una riorganizzazione delle sedi vescovili. Le città, concentrate soprattutto nella parte centro meridionale e nate come borghi fortificati, tornano ad avere funzione di centri amministrativi ed ecclesiastici.

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Il prof. Truglia ha parlato della storia locale di Amaroni ed in modo particolare di San Luca di Melicuccà. Il prof Satanassi ha voluto  ringraziare tutti i bambini e i genitori per le  due bellissime giornate di uscite didattiche sul nostro territorio per la conoscenza della nostra storia, ed he evidenziato ,  con molto piacere,  che i bambini erano molto interessati e che coloro che non conoscevano la  storia di Amaroni  e soprattutto l’ esistenza di questi monumenti, ed in modo particolare della presenza dei ruderi del convento di San Nicola delle Maliole in contrada batia hanno scoperto l’ esistenza di questi ruderi e l’ importanza che questa abbazia ha avuto per Amaroni, è stata un esperienza che sicuramente sarà ripetuta il prossimo anno organizzandola ancora meglio ed andando a scoprire ulteriori luoghi di Amaroni, attualmente sconosciuti alla maggioranza ma di cui la sede locale di archeoclub ha  trovato i documenti lo scorso mese di luglio e di cui lo scorso giovedì 24 agosto  abbiamo trovato la prima traccia certa in località fontana vecchia, miniera di mica a cielo aperto.

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Il prof. Satanassi ha affermato che :  dal punto di vista storico possiamo affermare senza ombra di smentita che tutta la provincia di Catanzaro ed in modo particolare il comprensorio di San Pietro a Maida e tutta la Valle dell’ Alessi in modo particolare il territorio di Amaroni , Girifalco , e Squillace fu abitato fin dal periodo neolitico , come testimoniano i numerosi ritrovamenti archeologici avvenuti negli anni passati come a San Pietro a Maida vicino al fiume Amato a 2 km dallo scalo ferroviario dove sono stati rinvenuti numerosi oggetti preistorici.

Numerosi ritrovamenti preistoirici sono avvenuti lungo tutta la valle dell’ Alessi ed in modo particolare nei comuni di Amaroni e Girifalco dove sono state rinvenute ascie e punte di freccia in pietra alcuni dei reperti di Amaroni sono custoditi presso il museo di Catanzaro altri invece sono custoditi dal nostro comune , reperti preistorici di Amaroni risalgono ad almeno 5000 anni fa , ed inoltre noi ad Amaroni possediamo l’ unico reperto più antico di tutta la valle dell’ Alessi si tratta infatti di una roccia contenente resti fossili di conchiglie risalente a migliaia di anni fa , periodo in cui ad Amaroni c’ era il mare, si tratta infatti delle terre emerse.

Secondo gli studiosi tutta la provincia di Catanzaro ed in modo particolare Amaroni riveste un ruolo molto importante per l’ abbondante presenza di oggetti di età della pietra. Diversi studiosi tra cui il prof. Lovisato ha ritrovato nelle vicinanze del fiume Alessi numerosi oggetti preistorici tra cui punte di freccia , alcuni di questi oggetti preistorici li abbiamo rinvenuti anche noi qualche anno fa e sono stati regolarmente segnalati alla soprintendenza.

"Noi come associazione Archeoclub nel corso degli anni abbiamo rinvenuto numerosissimi reperti che testimoniano l’ importanza della nostra zona , e proprio di Amaroni si parlò in un convegno nazionale tenutosi in linguria dal 2011 al 2014 I reperti rinvenuti sono:  1) Vari frammenti   di ceramica di età romana ; 2)  Olletta di età greco romana; 3) Tegole , copertura di sarcofago, di età greco/romana , il che sta a testimoniare la presenza dei greci e dei romani nel nostro territorio ; 4) Minerale di quarzo rosa rinvenuto nella zona di Majurizzuni-passulli questo materiale è stato trovato lungo le rive del fiume Alessi probabilmente proveniente dalla vecchia miniera a cielo aperto del bosco valentino, ed altro materiale attualmente custodito dalla soprintendenza . Tutto ciò che attualmente è custodito presso il nostro comune è stato visionato, tramite fotografie, dalla nostra archeologa nazionale la quale ci ha confermato che sono tutti reperti di età greco romana, abbiamo anche sentito un geologo che ci ha confermato che si tratta di una roccia con dei fossili di conchiglia , e risulta quindi essere il più antico reperto archeologico di tutta la valle dell’ Alessi".

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