di CLAUDIA FISCILETTI
Che l’Accademia delle Belle Arti di Catanzaro non avesse arrestato le sue attività a causa del lockdown era già chiaro quando si è mobilitata prontamente per fornire ai suoi studenti una didattica a distanza valida che potesse aiutarli nel continuare senza troppe difficoltà i loro studi. La vivacità che in questo periodo particolare ha contraddistinto l’Accademia però riguarda anche le iniziative “virtuali” messe in atto dai docenti, finalizzate ad approfondire tematiche attuali con ospiti d’eccezione e rivolte non solo agli allievi ma anche agli esterni che sono interessati a seguirle. A partire dagli eventi del progetto Ceilings, con la direzione artistica della professoressa Simona Caramia, tra cui Virtuali & Virtuosi, a cura dei docenti Maurizio Lucchini, Sonia Golemme e Maria Teresa Renzulli, per continuare con i diversi incontri di “Diverse da chi?” ed il ciclo di seminari che partirà nel mese di luglio, Project R, dedicato alle arti visive.
Per quanto riguarda il corso di Storia del cinema e del video, la scorsa settimana è stato ospite di un incontro “virtuale” sulla videoarte, Alessandro Amaducci, docente al DAMS di Torino, videoartista di fama internazionale e teorico del mezzo video.
Durante quella che è stata una conversazione di circa due ore e mezza -trascorse in maniera leggera-, coordinata dalla professoressa Letizia Paonessa, hanno partecipato oltre 90 persone, tra studenti ed esterni, che hanno preso parte attivamente all’incontro, con domande e riflessioni sull’argomento del giorno.
Immancabili i saluti del direttore dell’Accademia, Vittorio Politano, che ha sottolineato come: “La cultura digitale fa parte del dna del tempo in cui viviamo e dà forma al nostro presente. La videoarte in particolare, è un fenomeno complesso che riceve e contiene dentro di sé ambiti e settori diversi”.
Come da titolo dell’incontro virtuale, “Videoarte fra teoria e pratica”, proprio la videoarte, dalla sua nascita, ai suoi sviluppi, alle sue sfaccettature, è stata sviscerata da Amaducci, che già nel 2012 era giunto a Catanzaro per un ciclo di seminari, ha espresso le sue opinioni in maniera decisa, frutto della sua esperienza nei diversi campi artistici. Il passaggio dall’analogico al digitale, il rapporto tra inconscio e tecnologia, sono solo alcuni degli argomenti affrontati nel corso delle due ore, che sicuramente per essere approfonditi richiedevano anche più tempo, e che hanno incuriosito gli studenti dell’Accademia tanto da “inondare” di domande lo stesso Amaducci che, alla domanda di uno studente riguardo a quale possa essere il futuro della videoarte, risponde: “Il futuro della videoarte siete voi”.
Una conversazione online che ha smesso i panni di una classica conferenza ed è divenuta una chiacchierata a fini didattici, gettando le basi per un futuro incontro, come anticipato dalla professoressa Paonessa. Questa volta di persona.
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