"Il governo giallorosso ci riprova: le Camere di commercio di Vibo Valentia e Crotone sono di nuovo a rischio. È necessario che tutte le istituzioni calabresi facciano fronte comune per evitare questa ulteriore mazzata ai danni delle imprese e del sistema produttivo regionale". Lo afferma, in una nota, il senatore di Forza Italia Giuseppe Mangialavori.
"Il ministero dello Sviluppo economico - sostiene il parlamentare - ha previsto un emendamento al Decreto Milleproroghe per l'accorpamento di 14 enti camerali, tra cui quelli di Vibo e Crotone, che si fonderebbero con la Cciaa di Catanzaro. Il testo introduce il termine del 31 marzo 2020 entro il quale i processi di accorpamento, avviati ai sensi del decreto legislativo 219 del 2016, devono ultimarsi, 'individuando il momento dell'insediamento del nuovo consiglio camerale quale momento finale del medesimo processo'".
"È di tutta evidenza - aggiunge Mangialavori - che si tratta di un provvedimento antidemocratico e autoritario, dal momento che prevede anche che, in caso di mancata conclusione dell'accorpamento entro il termine imposto, gli organi delle camere di commercio interessate dalla riforma decadano dal 45/mo giorno successivo alla data indicata. Come se non bastasse, viene proposta pure la soppressione delle Unioncamere regionali, nel caso calabrese quella di Lamezia Terme. Dico fin da subito che mi opporrò con tutte le forze a questa riforma, la quale, con il pretesto di tagliare i costi e realizzare non meglio quantificati risparmi, avrà il solo effetto di mortificare l'area centrale della Calabria e di impoverire ulteriormente un territorio già alle prese con una crisi economica devastante. È solo il caso di ricordare che la Calabria è risultata l'unica regione d'Italia in piena recessione. Dal governo, dunque, sarebbe lecito aspettarsi iniziative volte a potenziare, e non a depauperare, un sistema produttivo all'interno del quale le camere di commercio svolgono un ruolo imprescindibile". "Invece - sottolinea ancora Mangialavori - iniziative legislative come questa dimostrano una volta di più l'indifferenza del M5s e del Pd rispetto alle sorti della Calabria. Il mio intervento vuole essere, pertanto, anche un invito alla responsabilità nei confronti dei due partiti che oggi guidano il Paese. Mi appello indistintamente, inoltre, a tutte le forze politiche, affinché si crei un ampio fronte, anche bipartisan, in grado di ostacolare la riforma voluta dallo sciagurato governo giallorosso".
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