Lamezia, associazioni regalano sorrisi e doni ai bimbi ricoverati
25 dicembre 2025 11:56
“I rappresentanti dell’Associazione studentesca La Fenice dell’Università della Calabria, dell’associazione La Fenice ETS di Catanzaro e dell’associazione “I sogni di Matilde” di Filogaso (Vibo Valentia), alla presenza della Dr.ssa Mimma Caloiero, Direttore del Dipartimento Materno Infantile dell’ASP di Catanzaro , e Dott. Giuseppe Caparello, Direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’ASP di Catanzaro , hanno provveduto, in occasione delle festività natalizie, alla consegna di doni ai bambini ricoverati nell’ U.O.C. Pediatria del Presidio Ospedaliero di Lamezia Terme “ Giovanni Paolo II”.
L’iniziativa, animata da un forte spirito di solidarietà e condivisione, nasce dalla volontà delle associazioni coinvolte di portare un messaggio di speranza, vicinanza e serenità ai piccoli pazienti e alle loro famiglie, costretti a trascorrere il periodo natalizio lontano dalle proprie case. Un gesto semplice ma profondamente significativo, capace di alleviare, anche solo per un momento, il peso della degenza ospedaliera e di restituire ai bambini il sorriso e la magia del Natale.
Attraverso la consegna dei doni, le associazioni hanno inteso ribadire l’importanza della collaborazione tra il mondo dell’associazionismo, le istituzioni sanitarie e la comunità locale, promuovendo valori fondamentali quali l’empatia, l’altruismo e la responsabilità sociale.
Grande apprezzamento per l’iniziativa è stato espresso dal Direttore Sanitario dell’ ASP di Catanzaro Dr. Antonio Gallucci, che ha rivolto un sentito plauso alle associazioni promotrici, sottolineando come momenti di questo tipo rappresentino un valore aggiunto nel percorso di cura, contribuendo in maniera significativa al benessere psicologico dei piccoli pazienti e rafforzando il legame umano tra ospedale e territorio.
La presenza e il supporto del personale medico, rappresentato dai Direttori Caloiero e Caparello, hanno ulteriormente evidenziato come la cura non si limiti esclusivamente all’aspetto clinico, ma comprenda anche l’attenzione alla dimensione emotiva e relazionale del bambino e della sua famiglia.
Un’iniziativa che conferma come la solidarietà, soprattutto nel periodo natalizio, possa diventare uno strumento concreto per rendere più umano il percorso di cura e per ricordare che nessun bambino dovrebbe sentirsi solo.”
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