Lamezia, distribuzione mastelli per differenziata. Dal M5S critiche su raccolta umido

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Lamezia, il gazebo per la distribuzione dei mastelli per il porta a porta
  12 luglio 2019 17:33

LAMEZIA TERME - E' iniziata oggi la distribuzione dei mastelli (contenitori) per la raccolta differenziata porta a porta nella zona di Lamezia est centro storico (San Teodoro e vie limitrofe). Sul corso Numistrano un gazebo della Lamezia Multiservizi offre per alcuni giorni informazioni ai cittadini e, come già detto, distribuisce i contenitori per la raccolta che si avvierà dal 22 luglio in poi. Nel merito della questione rifiuti, intanto, si registra poi una dichiarazione del Meetup 5 Stelle che dopo aver espresso la soddisfazione per l'avvio del porta a porta a Lamezia est, non manca di criticare il fatto che attualmente «l'umido separato da tanti lametini va a finire in discarica come normale indifferenziato. La Multiservizi ha un parco dipendenti con un’età media piuttosto elevata, anche perché nel corso degli anni ha dovuto/voluto assorbire gran parte degli ex Lsu ed Lpu; cioè prevalentemente gente over 40 e 50, e con requisiti lavorativi poco compatibili rispetto a quelli richiesti dalla società in house del Comune di Lamezia. Abbiamo poi avuto conferma, come già anticipato dal Portavoce M5S alla Camera, Giuseppe D’ippolito, che, in grave violazione dello statuto comunale, sin da quando si sono insediati gli attuali commissari governativi, a seguito dell’ennesimo scioglimento per infiltrazioni mafiose, la Multiservizi non ha presentato loro, né gli è stata richiesta da questi ultimi, la relazione semestrale sulla gestione dell’azienda. Ricordiamo che la sua presentazione è invece elemento indispensabile poiché serve al Comune per esercitare il cosiddetto controllo analogo sulla propria partecipata. Ciò lascerebbe presupporre che i Commissari non abbiano richiesto tale documentazione semestrale nemmeno al proprio rappresentante in Sacal o alla Lamezia Europa». Nel campo della raccolta dei rifiuti, i Cinquestelle evidenziano altresì che «le criticità sono evidenti, vista anche la ridotta capacità di trattamento rifiuti dell’ormai vetusto impianto Daneco. I frequenti guasti continuano a paralizzare, a cicli sempre più ravvicinati, la città dato che gli auto-compattatori non possono così scaricare per alcuni giorni, vista pure la mancanza di un sito dove stoccare momentaneamente la spazzatura in caso di guasti all’impianto della zona ex Sir, ed i rifiuti si accumulano a ritmi impressionanti nelle adiacenze dei cassonetti. L’alternativa in questi casi potrebbe essere rappresentata dal conferimento presso l’impianto catanzarese di Allì o della Calabria Maceri a Cosenza, dove però la Multiservizi non ha priorità di scarico. Senza contare, in tali casi, la lievitazione dei costi di trasporto. In attesa che partano i lavori per ammodernare l’impianto ubicato nell’area ex Sir e che entri a regime l’Ato della provincia di Catanzaro, anche la città di Lamezia continua a pagare a caro prezzo la scellerata decisione, delle varie Giunte alternatesi alla guida della Regione, di non dotarsi in tutti questi anni di impianti pubblici in grado di coprire e gestire in proprio l’intero ciclo dei rifiuti. Certo, nel frattempo le vie della città sarebbero comunque sensibilmente meno sporche e puzzolenti se ad oggi la raccolta porta a porta fosse stata estesa all’intero territorio comunale (verrebbe così meno anche l’odioso ed incivile fenomeno della “migrazione” dei rifiuti). E’ sin dai primi mesi dell’amministrazione Mascaro che viene ciclicamente annunciato, e poi puntualmente disatteso, il servizio di estensione della raccolta differenziata ai tanti quartieri ancora non coperti. Finalmente i finanziamenti ad hoc sono arrivati e ci auguriamo vengano spesi nella maniera più efficiente possibile. L’obiettivo dell’azienda è incrementare la percentuale di differenziata cittadina dall’attuale 35% al 65% in un paio di anni. C’è tuttavia modo e modo di fare la differenziata. Perché, ad esempio, è aberrante, come avvenuto sinora, che i lametini diligenti si prodighino a separare l’umido quando poi questo non viene lavorato per essere trasformato in prezioso compost, ma semplicemente stabilizzato e spedito dritto in discarica! Così come è inconcepibile che i tanti cassonetti destinati esclusivamente alla raccolta di carta e cartone, o di plastica e vetro, vengano svuotati ogni due-tre mesi nella migliore delle ipotesi. Anche perché con i proventi dei consorzi di filiera, per come dichiaratoci sempre dall’amministratore unico della Multiservizi, si riesce a coprire circa l’80% delle spese, per plastica e vetro, mentre con il cartone quasi il 100%».

(A.C.)

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