di ANTONIO CANNONE
LAMEZIA TERME - Sono tanti anni che Lamezia si trascina la questione Rom senza risolverla, un questione sociale di assoluta emergenza. Nessuna Amministrazione comunale è stata capace di sgombrare la baraccopoli, regno dell'illegalità e di condizioni igienico-sanitarie di estremo allarme. Dopo l'ultimo rogo carico di diossina e l'intervento del ministro dell'Interno Salvini sui social, è di oggi l'emanazione di un'apposita circolare che, ovviamente, non riguarda solo Lamezia ma il cui recente episodio probabilmente l'avrà sollecitata. Nella circolare inviata ai prefetti chiede una relazione sulla presenza di insediamenti rom, sinti e camminanti in Italia entro due settimane. L’obiettivo, sottolinea il Viminale, è quello di avere un quadro chiaro sui campi abusivi «per predisporre un piano di sgomberi».
Nel documento il ministro sottolinea la necessità di porre l’attenzione sulle «situazioni di illegalità e di degrado che frequentemente si registrano negli insediamenti», specie quelli abusivi, e «che spesso configurano un concreto pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica», con l’obiettivo di adottare misure “finalizzate alla riaffermazione della legalità”. Va dunque fatta una “ricognizione urgente” di tutti i campi, autorizzati e abusivi, «nel rispetto dei diritti della persona e delle normative nazionali e internazionali», alla quale deve seguire un successivo monitoraggio che consenta di conoscere costantemente l’evoluzione delle diversi situazioni per predisporre interventi di sistema in maniera organica e continuata. Il censimento dovrà riguardare la tipologia degli insediamenti e la densità abitativa, le condizioni dei campi (presenza di reti idriche, elettriche e fognarie, allacci abusivi), la presenza di strutture fisse e mobili, il numero di minori presenti negli insediamenti, le loro condizioni e le percentuali di abbandono scolastico.
A loro volta i prefetti, entro 15 giorni, dovranno convocare i Comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica e inviare una relazione al Viminale. Il censimento, dice la circolare, costituirà "una piattaforma di discussione" in ambito locale per l’approfondimento delle singole situazioni e la massima sensibilizzazione dei sindaci ai fini dell’adozione dei provvedimenti ove ne ricorrano i presupposti. Per arrivare al superamento delle situazioni di degrado e al ripristino delle condizioni di legalità attraverso un «progressivo sgombero delle aree abusivamente occupate».
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