di ANTONIO CANNONE
LAMEZIA TERME - Dopo cinque lunghe estenuanti ore, il Partito democratico di Lamezia Terme non è riuscito a darsi una guida politica. Fumata nera, infatti, nel giorno del congresso cittadino chiamato ad eleggere segretario e presidente. E tutto rinviato ai prossimi giorni o alle prossime settimane. Congresso convocato per le ore 17,00 del 5 luglio con un’anteprima alla 16,00 per cercare di trovare la "quadra" sul un nome. Due i candidati, almeno quelli "ufficiali" prima dell'assise. Gioacchino Tavella e Federico Leone. Riunioni intense nelle salette di Palazzo Furci. Presente il segretario di Federazione Gianluca Cuda insieme a Giovanni Puccio, Francesco Muraca, Tonino Barberio, Michele Drosi. Ma anche esponenti di spicco a livello regionale - come il parlamentare Viscomi e l’assessore Robbe - per un continuo confronto a porte chiuse. Mentre via via la sala del congresso si riempiva per poi svuotarsi a momenti alterni. Attesa che per gli osservatori si tramuta in incertezza politica ma anche sintomo di una "incapacità" del partito a ritrovarsi. E se le cose stanno così, è oltremodo chiaro che manca anche un programma amministrativo serio e aggregante, non solo nel Pd, ma anche in tutto il centrosinistra lametino che dopo l'esperienza di dieci anni (2005-2015) alla guida del Comune, non sembra avere frecce "credibili" nel proprio arco.
Solo intorno alle 20,30 il segretario Cuda "apriva" il congresso e cercava di spiegare come in un partito libero che si rispetti, è giusto che si discuta e ci si confronti. Pochi gli interventi a quel punto e tutto rinviato ai prossimi giorni. Intanto, mentre ciò accadeva, dal suo profilo Facebook, la candidata a sindaco Milena Liotta gettava ombre pesanti sulla gestione del partito con una dichiarazione velenosa. «La mia autocandidatura è stata causata dalle decisioni di Cuda e di Puccio di distruggere il Pd di Lamezia e quello che sta accadendo mi conferma che ho avuto ragione. Il Pd modello Puccio e Cuda non mi appartiene così come non appartiene ai tantissimi che hanno deciso di non rinnovare la tessera e soprattutto nulla voglio condividere con questo Pd. Riaffermo che non parteciperò a primarie nelle quali ci sarà un candidato espressione di questo partito. La trasparenza e il rispetto delle regole prima di tutto e no ad un partito guidato da Cuda e da Puccio. Evidentemente la chiarezza non è mai compresa da chi non la pratica".
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