L’insegnate faceva sedere sulle sue gambe o in braccio le bambine, toccando loro i glutei e le parti intime, con strofinamenti e gesti diretti a compiere atti sessuali con le minori
24 maggio 2019 15:47
Personale del commissariato della Polizia di Stato di Lamezia Terme, a seguito di un’articolata indagine, nel pomeriggio di ieri ha eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere nei confronti di P.P., lametino di anni 64, incensurato, insegnante in una scuola dell’infanzia, in quanto ritenuto responsabile dei reati di violenza sessuale su minori.
Il provvedimento è stato richiesto dalla procura lametina ed emesso dal GIP presso il Tribunale di Lamezia Terme.
L’insegnate faceva sedere sulle sue gambe o in braccio le bambine, toccando loro i glutei e le parti intime, con strofinamenti e gesti diretti a compiere atti sessuali con le minori.
L’indagine era iniziata a seguito della denuncia di una madre che si era rivolta al Commissariato, dopo aver ricevuto le confidenze della figlia di anni 5 la quale le aveva detto, con riluttanza e pudore, di essere costretta a subire i toccamenti dell’insegnante.
Tali dichiarazioni erano confermate da altre madri che, sentite a sommarie informazioni, avevano dichiarato di aver appreso fatti simili dalle rispettive figlie, anche loro frequentanti la stessa scuola.
La successiva attività tecnica, compiuta dal Commissariato, su autorizzazione della locale Procura della Repubblica, effettuata anche mediante l’installazione di un impianto di video sorveglianza all’interno della scuola, ha permesso di accertare le responsabilità dell’insegnante, che veniva notato in più occasioni, mentre accarezzava le bambine, le prendeva in braccio, anche due contemporaneamente, accarezzandole morbosamente e dando loro baci sulla bocca e sul collo, nonché sfregamenti nelle parti intime.
L’Ufficio Anticrimine del commissariato, pertanto, avendo verificato i gravissimi atti dei quali l’insegnante si era reso responsabile, ha redatto una dettagliata comunicazione di notizia di reato, a seguito della quale il sostituto procuratore della Repubblica, Giuseppe Falcone, che ha coordinato le indagini, ha richiesto al Gip l’applicazione di una idonea misura cautelare.
Il Gip di Lamezia Terme, Carlo Fontanazza, ha emesso nei confronti dell’insegnante la misura cautelare in carcere che il commissariato di Polizia di Stato di Lamezia Terme ha eseguito nel pomeriggio di ieri.
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