Lamezia Multiservizi, D'Ippolito a Bevivino: cosa c'è da nascondere?

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Lamezia Multiservizi, D'Ippolito a Bevivino: cosa c'è da nascondere?
Giuseppe d'Ippolito
  11 luglio 2019 16:15

LAMEZIA TERME -  «Non capisco le lamentele di Eliseo Bevivino, amministratore unico della partecipata Lamezia Multiservizi, conseguenti al comunicato stampa con cui il Meet Up lametino ha reso pubblico il contenuto di un incontro avuto con lo stesso manager». Lo afferma, in una nota, il deputato M5S Giuseppe D'Ippolito, che incalza: «Che cosa infastidisce Bevivino, il fatto che la verità sia stata resa pubblica e invece doveva a suo avviso restare nel chiuso di una stanza? L'amministratore della Lamezia Multiservizi si duole perché adesso è noto che la società è in concordato preventivo dal valore di oltre un milione di euro, perché analoghe procedure pendono da anni presso l'Ufficio esecuzioni del Tribunale di Lamezia Terme e perché esiste il rischio di fallimento della partecipata? Bevivino è seccato dal fatto che il Meet Up ha informato la comunità che nell'organico dell'azienda vi è personale forse inabile alle mansioni richieste?.Per conto del Meet Up lametino – precisa il deputato del Movimento 5 Stelle – avevo chiesto quell'incontro, anticipando che non avrei partecipato per miei impegni parlamentari. Il Meet Up non avrebbe mai reso note le notizie acquisite in quella sede, se Lamezia Multiservizi avesse puntualmente fornito ai commissari prefettizi del Comune il quadro dei fatti e dei conti, mediante le relazioni semestrali obbligatorie volte a consentire l'esercizio del controllo analogo. Inoltre l'avvenuta richiesta di concordato costringerà il Comune, che non potrà decidere che cosa fare della Lamezia Multiservizi, a subire le scelte del Tribunale. Ora è inutile – conclude D'Ippolito – giocare a nascondino, perché nello specifico si tratta del gestore di un servizio pubblico essenziale, pagato con i soldi dei cittadini».

*******

Banner

La dichiarazione di Bevivino

Banner

In riferimento all’articolo sul concordato preventivo alla Multiservizi apparso mercoledì 10 luglio ritengo di chiarire quanto segue. L’incontro in questione mi è stato chiesto dal senatore D’Ippolito, che tuttavia allo stesso non era presente, ed io ho dato la massima disponibilità, come faccio con tutti coloro i quali vogliono essere informati direttamente sui problemi della società, destinando ben due ore del mio tempo a fornire tutti i chiarimenti richiesti e a darne anche altri perché possa essere compresa la complicata situazione della società, ma anche le opportunità che ha e le prospettive sulle quali stiamo lavorando. Se avessi saputo, cosa che non mi è stata detta, che l’incontro con il sottoscritto, era finalizzato a produrre una serie di comunicati stampa magari replicando valutazioni e considerazioni con finalità che non mi riguardano e non aderenti ai contenuti dell’incontro non sarei stato disponibile, destinando quelle ore al mio lavoro per la Multiservizi.
Riguardo al contenuto del comunicato mi preme sottolineare:Il management della società ha fatto ricorso molto correttamente allo strumento del concordato in modo tempestivo come era necessario fare, in presenza di istanze di fallimento. pur con una informativa preventiva diffusa e condivisa principalmente dai lavoratori e dalle rappresentanze sindacali aziendali e territoriali. Come prevede il D: L. 175 del 2016 art.14 comma 2 dove è scritto che l’organo amministrativo deve adottare senza indugio i provvedimenti necessari al fine di prevenire l’aggravamento della crisi, di correggere gli effetti ed eliminare le cause, attraverso un idoneo piano di risanamento.Noi stiamo lavorando, e siamo sulla strada giusta affinché la nuova amministrazione appunto non si trovi una palla al piede ma una società concretamente sulla via del definitivo risanamento e che possa dare risposte importanti sul piano dell’efficienza e della qualità dei servizi oltre a quello della valenza sociale e dell’economia del territorio.Ma per fortuna il contesto non è caratterizzato solo da negatività, il decreto di recente emanato dal tribunale di Lamezia, con una rapidità che io non ho riscontrato in tantissimi casi analoghi dei quali mi sono occupato, e con il quale la società è stata ritenuta meritevole di essere ammessa alla procedura di concordato, rappresenta un primo ed importante passo sulla strada che abbiamo intrapreso.Anche i tempi di svolgimento della procedura stabiliti dal tribunale saranno altrettanto celeri e il nostro lavoro sarà concentrato, non ad andar dietro o smentire comunicati. ma a conseguire l’omologa nel tempo più breve possibile, mantenendo la credibilità verso quelle istituzioni che hanno valutato positivamente il nostro lavoro.Si è vero il concordato è uno strumento in generale costoso, ma è complesso e implica il coinvolgimento di tanti professionisti di grande spessore professionale per tanto tempo come nel nostro caso e comunque i costi che stiamo sostenendo sono molto contenuti. Lo si può verificare andando a leggere lo studio fatto da banca d’Itali proprio sui costi delle procedure di concordato esteso su tutto il territorio nazionale e riferito agli ultimi 15 anni.Per quanto riguarda i vertici aziendali la società ha un solo dirigente che è l’ing. Villella direttore generale e otto quadri, responsabili dei servizi, tutti colleghi validissimi e affidabilissimi e di consolidata esperienza professionale. L’ing. Villella non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda lo stato di crisi della società, ha invece il grande merito di essere stato, con la sua competenza e dedizione, capace di far si che non si interrompesse mai in venti anni la complessa attività operativa, in situazioni difficili, a volte proibitive e che hanno messo a dura prova la continuità dei servizi. Non si inventa dall’oggi al domani una realtà che ha un valore della produzione di 24 milioni di euro e 270 dipendenti che ha una storia lunga nella quale non è stata mai coinvolta in fatti estranei alla sua missione.Un grande valore da difendere con i denti e anche da criticare ma perché migliori, sia più efficiente e dia risposte sui servizi sempre più adeguate alle esigenze dei cittadini e non certo per farci sopra comunicati ai quali non faremo più repliche, parleranno i fatti che i cittadini si aspettano.Infine la questione dei dipendenti, una risorsa determinante per la società, in numero appena sufficiente per poter operare e che è destinato ad aumentare con l’implementazione dei servizi e di nuove attività. È vero che nell’incontro io ho riferito che ci sono delle criticità, che abbiamo alcuni dipendenti con limitazioni al lavoro sui quali occorre intervenire, non in una ottica punitiva o antisindacale ma perché abbiamo un vincolo di costi nell’interesse più generale dei nostri committenti. Ho anche accennato all’utilizzo degli strumenti non penalizzanti per andare in pensione, anche in questo caso perché occorre abbassare l’età media dei dipendenti creando così nuovo lavoro e migliorando l’efficienza. Nessuno si è divertito ad assumere dipendenti già anziani (qualche giorno fa ne sono stati assunti 20 sotto i 30 anni) ma molti lo sono diventati dopo 20 anni e mi riferisco a quelli allora provenienti dai lavori socialmente utili già perché con la costituzione della Multiservizi allora si è data una risposta di stabilizzazione di centinaia di lavoratori.

Banner

LAMEZIA MULTISERVIZI S.p.A.
(dott. Eliseo Bevivino)
Amministratore Unico

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner