di ANTONIO CANNONE
LAMEZIA TERME - Avevano messo su una vera e propria associazione dedita al furto e alla ricettazione di specialità medicinali ad uso umano, soprattutto Viagra. Ma sono stati individuati e tratti in arresto dai Nas di Napoli e Catanzaro, in collaborazione col Gruppo carabinieri di Lamezia Terme al termine di lunghe e articolate indagini compiute prevalentemente da intercettazioni telefoniche e ambientali.
Agli arresti domiciliari sono finiti, Luigi Strangis, Domenico Butera e Antonio Bonsignore di Lamezia Terme. L'ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal Gip Sonni su richiesta della procura lametina (sostituto Giuseppe Falcone). I dettagli
dell'operazione in codice "Blu Express", sono stati illustrati dal procuratore capo, Salvatore Curcio alla presenza del colonnello Massimo Ribaudo del Gruppo di Lamezia, dal colonnello Vincenzo Maresca del Nas di Napoli e dal colonnello Nas di Catanzaro, Domenico Pizzurro. "un'operazione - ha esordito il procuratore Curcio - di tela della salute pubblica giacché anche di questo si interessa la procura, grazie al lavoro svolto dai carabinieri che hanno smantellato questa organizzazione". Indagine partita dal 2016 con molti decreti di perquisizione tra le province di Catanzaro e Reggio Calabria, anche presso farmacie, depositi e palestre. "Indagini - è stato sottolineato in conferenza - che hanno consentito di accertare che il sodalizio criminale era composto
da corrieri di farmaci, magazzinieri di depositi e farmacisti". Deferiti in stato di libertà ulteriori 10 soggetti.
Attraverso una collaudata organizzazione permeata da complicità e stretta collusione, l'associazione, trafugava medicinali (tra cui quelli per la cura della disfunzione erettile come il Viagra, nonché alcuni ad azione dopante illecitamente impiegati in ambito sportivo) che venivano successivamente rinvenuti sul mercato clandestino. I furti e le appropriazioni indebite avvenivano, secondo quanto emerso dalle indagini, grazie alla complicità di alcuni insospettabili magazzinieri che materialmente facevano sparire interi colli di medicine; ad opera dei corrieri compiacenti i quali omettevano la consegna dei farmaci più appetibili presso le farmaci destinatari. Quindi, successivamente, l'organizzazione attraverso una vera e propria rete di "spaccio" creata per accontentare la richiesta dei consumatori della zona, procedeva a vendere clandestinamente la refurtiva. Sequestrate oltre 10.000 confezioni di farmaci. Sequestrata la farmacia Palmieri di Maida, mentre da segnalare, come riferito dal procuratore Curcio il fatto che all’interno dell’indagine si sia scoperto anche "il tentativo di far chiudere la farmacia dei Due Mari tramite un millantato credito da parte di Strangis, che vantava la conoscenza fittizia del procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri e dei vertici dell’Asp di Catanzaro nell’ambito delle querelle tra le due farmacie del territorio, assicurando la possibilità di intervenire sulle controversie amministrative, il cui esito affliggeva la farmacia in questione".
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