“Sono dei veri e propri angeli che prendono per mano gli ammalati oncologici e li accompagnano nelle varie vicissitudini di questa malattia” E’ con queste parole che Pina Molinaro del reparto di oncologia del presidio ospedaliero di Lamezia Terme, ha chiuso la serata svoltasi nel Chiostro San Domenico.
Serata durante la quale si sono celebrati i 10 anni di vita dell’Acmo , Associazione calabresi malati oncologici. Sono intervenuti il presidente Aldo Riccelli, che ha illustrato l’Acmo, nata in occasione della morte della giovane moglie Ida Ponessa, aiutato da due medici oncologi dell’ospedale Ciaccio di Catanzaro, Bonaventura Lazzaro e Roberto Squillace.
Da lì a pochi mesi, si è aperta la sede di Lamezia in occasione di un altro evento luttuoso e realizzando il desiderio di Mimma Colosimo, alla quale è intitolata la sede, che, come ha detto il marito Pietro Barberio coordinatore protempore, nei suoi ultimi giorni di vita aveva manifestato la voglia di fare per altri quello che lei stessa aveva ricevuto durante la sua malattia.
Ad oggi l’ Acmo di Lamezia ha effettuato migliaia di prestazione assistendo piu’ di 200 persone,accompagnandole nei vari presidi affinché potessero fare radio e chemio terapia e visite mediche.
I volontari, adeguatamente preparati con corsi di formazione, si recano a casa di queste persone per far loro compagnia,per dare una parola di conforto o per sbrigare pratiche laddove sono impossibilitati. In questi anni altre 2 sedi sono state aperte a Catanzaro e Vibo Valentia.
Presente alla serata anche il Vicepresidente Enzo Nania nonché responsabile regionale Favo, la Federazione nazionale che racchiude tante associazioni che si occupano di volontariato nel campo oncologico.
La serata è stata alternata da momenti piacevoli con danza , musica e prosa dialettale. Emozionante “Tears in haven” magistralmente interpretato dal duo canoro Carta Canta e la presenza della cantautrice catanzarese Francesca Salerno,mentre momenti di spensieratezza sono stati regalati dal Gruppo Teatro “San Nicola”con la “Livella” e un immaginaria lite tra Sant’Antonio e San Francesco di Paola rivisitata e scritta da Salvatore De Biase. Altro momento topico il balletto della scuola di ballo Arabesque di Monica Torcasio, ha inchiodato tutti nei propri ricordi sulle note di “Farfalla bianca” di Ultimo,richiamando il tema della serata”Una farfalla per amica…”.
Il messaggio che è uscito fuori da questa serata in cui ha fatto da padrone l’emozione, si puo’ racchiudere in una sola parola…amore. Quell’amore incondizionato che è chiuso in ognuno di noi e che aspetta solo di essere tirato fuori e lasciato andare sulle ali di una farfalla.
a.c.
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