Lamezia Terme. Il centrosinistra dopo la bocciatura del Piano del fabbisogno: “Città immobilizzata”

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Lamezia Terme, corso Numistrano
  21 novembre 2020 09:45

“La bocciatura del piano del fabbisogno del personale da parte del Ministero dell’Interno è una pessima notizia per la nostra città, Lamezia Terme, già alle prese con l’emergenza sanitaria, in uno stato di immobilismo e in una ormai sempre più evidente mancanza di autorevolezza politica a tutti i livelli”. Lo affermano Lucia Cittadino ed Eugenio Guarascio, consiglieri comunali Nuova Era, Aquila Villella, consigliere comunale PD, Rosario Piccioni consigliere comunale Lamezia Bene Comune. 

 “In questi mesi di emergenza sanitaria, abbiamo ribadito e dimostrato come centrosinistra in ogni occasione, anche negli ultimi giorni, la nostra massima disponibilità alla collaborazione per il bene della città. Ma il giudizio messo nero su bianco dal ministero deve essere affrontato in maniera trasparente dalle forze politiche presenti in consiglio comunale e sottoposto al giudizio dei cittadini. Anche su  questo fronte, nei mesi scorsi non è mancata la nostra collaborazione sempre nell’interesse della città.  In sede di discussione dell’ultimo bilancio, come rappresentanti del centrosinistra abbiamo lanciato l’allarme, purtroppo inascoltato, sul fatto che si stesse approvando un documento importantissimo con il parere negativo dei revisori dei conti, un atto di “prepotenza amministrativa” che andava sicuramente incontro a una bocciatura da parte del ministero. Purtroppo così è stato, come si rileva nell'istruttoria del Viminale pervenuta al Comune, e, in attesa di una revisione del piano sollecitata dal ministero, il Comune dovrà affrontare i prossimi mesi senza neppur poter avviare le procedure per lo sblocco delle assunzioni e quindi poter dare un po’ di “respiro” alla macchina comunale”, continuano. 

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 “Le dichiarazioni di principio di questa amministrazione lasciano il tempo che trovano e nascondono, ormai anche in maniera grossolana, un’azione amministrativa da “dilettanti allo sbaraglio” che fa fare solo passi indietro alla città.  Ci chiediamo: il sindaco in questi mesi ha cercato un’interlocuzione istituzionale con il governo per la città, si è mosso per avere un’attenzione da parte di Roma sulla situazione del nostro Comune? Invece, mentre tentava di dare “lezioni” ai revisori in consiglio comunale, oggi è l’amministrazione Mascaro a ricevere una brutta lezione dal ministero. E a pagarne le spese, ancora una volta, è la città. Ci auguriamo, sempre nell’interesse della città, che vi siano i margini per presentare un nuovo piano del fabbisogno nel più breve tempo possibile sanando i rilievi mossi dai revisori e dal ministero. Lamezia Terme non può restare nella condizione di "sabbie mobili" a cui con troppa superficialità questa amministrazione la vuole condannare”, hanno concluso Lucia Cittadino ed Eugenio Guarascio, consiglieri comunali Nuova Era, Aquila Villella, consigliere comunale PD, Rosario Piccioni consigliere comunale Lamezia Bene Comune.

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