di ANTONIO CANNONE
LAMEZIA TERME - "Un partito inclusivo che dopo otto anni senza segretario, riparte per un progetto a lungo periodo non per una situazione contingente come possono essere le prossime elezioni comunali. Un partito che accoglie tutti, anche chi in questo momento è fuori e critico. Certo, però, bisogna farlo subito senza aspettare perché poi potrebbe essere troppo tardi".
A parlare così, il segretario provinciale del Partito democratico, Gianluca Cuda nel corso della conferenza stampa di stamattina indetta dalla segreteria cittadina e che ha visto protagonisti anche i nuovi vertici, a cominciare da Antonio Sirianni, eletto nei giorni scorsi.
Cuda, sollecitato dai giornalisti sulle polemiche interne a cominciare dalla posizione assunta da Milena Liotta e da Sebastiano Barbanti ha sgombrato il campo da ogni dubbio. "Sono compagni e amici che possono dare un grande contributo. Noi ci stiamo mettendo il cuore e la passione, al di là delle ambizioni personali. C'è spazio per tutti perché oggi inizia un nuova storia del Pd di Lamezia Terme. Siamo in una fase importante e le elezioni comunali seguiranno l'ennesimo commissariamento. Come Pd, abbiamo colmato un vuoto che nei mesi scorsi ha portato ad uno stallo. Ma ora inizia un nuovo percorso che, ripeto, va al di là della scadenza elettorale ed è proiettato nel futuro auspicando un fronte democratico che possa rilanciare una delle città più importante della Calabria".
Sulle future alleanze e sul programma elettorale, è stato Sirianni a tracciare il quadro della situazione.
"Siamo una segreteria giovane e da qui a poco inizieremo a confrontarci con le associazioni, gli altri partiti di sinistra e anche con i Cinquestelle. Ma - riprendendo sulle polemiche interne - un cosa è certa. Nel Pd non c'è nessun candidato a sindaco. Ci siamo riorganizzati con un giusto mix di esperienza, giovani e professionisti. Dopo tanto tempo, forse anche a causa della perdita della sede storica di corso Numistrano, siamo ritornanti in piazza. Siamo aperti a tutti e non abbiamo alcuna preclusione. Intendiamo rilanciare le questioni più urgenti della città, dalla questione Rom per la quale, forse anche con nostre passate
responsabilità, occorre avere coraggio e mettere da parte l'ipocrisia. Così come su tutte le altre questioni. Veniamo da un altro commissariamento e certamente Lamezia sarà ancora una volta nell'occhio del ciclone. Io ritengo che bisognerà fare liste pulite con persone perbene, senza pensare a complotti dopo ogni scioglimento. Poi vedremo se occorre una lista o più di una".
Alle domande su chi possono essere gli interlocutori, Sirianni è stato chiaro, e non poteva essere diversamente.
"Certamente con chi sta a sinistra e non con La Lega o Fratelli d'Italia, tanto per fare un esempio. Ma, come già ricordato, il dialogo deve esserci anche con associazioni o con chi opera nel volontariato".
Insomma, un Pd che si mette in cammino e che intende proporre un progetto di rilancio di una città troppo spesso martoriata. Un Pd, infine, che intende aprirsi al dialogo e al confronto con il nuovo vescovo Schillaci. Contributi alla discussione con i giornalisti sono arrivati anche da Federico Leone e Antonino Costantino, entrambi della segreteria cittadina che comprende tra gli altri, Giovanni Gallo, Gianni Arena, Ernesto Palma, Gioacchino Tavella, Annita Vitale, Tonino Barberio, Valentina De Grazia e Dario Rocca.
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