Lamezia Terme. Pestato e costretto a fingere un sinistro: quattro condanne e un'assoluzione (I NOMI)

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Un'aula di tribunale
  20 ottobre 2020 16:22

Un'assoluzione e quattro condanne, in primo grado, per 5 imputati del processo, una troncone di “Perseo”, che si occupa di un caso di un pestaggio avvenuto ai danni di Antonio De Vito e un episodio di un sinistro simulato. Il Tribunale di Lamezia Terme (presidente Maria Teresa Carè e, a latere, Prignani e Martire) ha condannato Franco Trovato, Luigi Trovato e Antonio Voci alla pena di 7 anni e 6 mesi di reclusione e 6.500 euro di multa (il Pm aveva chiesto la pena di 10 anni di reclusione e 10mila euro di multa); Giovanni Scaramuzzino alla pena di 5 anni e 4 mesi di reclusione e 4.500 euro di multa (il Pm aveva chiesto 9 anni di reclusione e 8mila euro di multa). Assolto, invece, Francesco Cosentino “per non aver commesso il fatto”.  Gli imputati, inoltre, sono stati condannati anche a risarcire la compagnia assicurativa, costituitasi parte civile per la somma di 37.700 euro.

L’inchiesta giudiziaria è maturata nell’ambito dell’operazione “Perseo” e i fatti risalgono al 2010. Le indagini del caso erano state affidate dal sost. Proc. Elio Romano al Nucleo Mobile della Guardia di Finanza di Lamezia, all’epoca dei fatti al comando del Ten. Col. Fabio Bianco.

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