LAMEZIA TERME - C'è polemica in città dopo il varo del nuovo Regolamento di Polizia urbana. Molti divieti, sanzioni e "pugno duro" anche contro l'accattonaggio all'interno di un documento vergato dalla commissione straordinaria.
"Siamo tornati al proibizionismo? - Osserva Rosario Piccioni di Lamezia bene comune - Questo viene da chiedersi leggendo il nuovo regolamento di polizia urbana approvato nei giorni scorsi dalla commissione straordinaria, che conferma ancora una volta la linea che ha contraddistinto in questi due anni l’azione di questa terna commissariale, vale a dire l’assenza di interlocuzione con i cittadini e con le realtà vive della nostra comunità. Certamente - aggiunge - è doveroso, soprattutto per chi abita in centro e in particolare per gli anziani, tutelare la sicurezza e garantire la tranquillità dei residenti nei giorni di maggiore frequentazione del corso cittadino. Ma possibile che chi ormai da due anni rappresenta lo Stato nel nostro Comune dopo lo scioglimento, anziché attivarsi con la prefettura e il ministero per garantire un maggiore controllo del territorio attraverso l’invio di uomini e mezzi, debba introdurre incomprensibili divieti all’elemosina o limiti agli artisti di strada per garantire l’ordine e la sicurezza pubblica? Il modus operandi è lo stesso che purtroppo abbiamo visto anche con gli impianti sportivi e le altre strutture pubbliche: si chiude e si lascia chiuso, anziché attivarsi per risolvere il problema. Invece di controllare di più il territorio, si limita il lavoro di giovani imprenditori con contraccolpi negativi per tutta la città. Per perseguire un obiettivo assolutamente condivisibile di salvaguardia della salute dei nostri giovani e di sicurezza, il regolamento approvato dalla commissione straordinaria crea limiti e ostacoli burocratici incomprensibili agli operatori, va a colpire tanti giovani imprenditori che hanno avuto il coraggio di restare e investire nella nostra città con iniziative imprenditoriali innovative, che attirano tantissimi giovani anche da altre città, soprattutto nel fine settimana. Ma soprattutto vogliamo sottolineare il dato paradossale per cui, a pochi mesi ormai dalla scadenza del mandato della commissione straordinaria, si è andato ad approvare un nuovo regolamento di polizia urbana, dopo quasi quarant’anni dall’ultimo regolamento, senza la minima interlocuzione con le categorie e gli operatori cittadini più interessati. Una scelta che potrebbe comportare conseguenze devastanti per le attività imprenditoriali, in particolare per quelle che si trovano sui due corsi del centro cittadino, andando a colpire il lavoro positivo realizzato in questi anni. Il centro cittadino, soprattutto nei fine settimana, è diventato un fermento di eventi e iniziative promossi proprio dai tanti titolari di locali che hanno scelto di credere nella nostra città. Ci appelliamo alla commissione straordinaria perché faccia un passo indietro, apra una discussione con gli operatori della nostra città interessati dal provvedimento e ne recepisca le istanze, almeno per quanto riguarda l’attuazione regolamento. Se non lo faranno loro, certamente la nuova amministrazione democraticamente eletta dovrà mettere tra i primi punti all'ordine del giorno proprio la modifica di queste norme assurde. E’ un dovere imprescindibile tutelare la salute e la sicurezza dei nostri giovani e della nostra comunità. Non si può farlo - conclude Piccioni - a spese di chi, proprio per far crescere e rendere più attrattiva la nostra città, ha deciso di restare e di investire".
a.c.
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