“La situazione delle abitazioni che corrono parallele al torrente Cantagalli (Sant'Eufemia-Lamezia Terme) è di estrema gravità idrogeologica e presenta rischi ambientali assolutamente da scongiurare con interventi urgenti, congrui e calibrati. La condizione di deplorevole precarietà e la comprensibile paura dei residenti, per le frequenti esondazioni del torrente dovute all’assenza di manutenzione, che si sommano alle evidenti insufficienze igieniche dell’intera area, suscitano indignazione per la disattenzione di chi dovrebbe mettere fine a questo sconfortante scenario poco distante dall'Aeroporto Internazionale di Lamezia Terme".
Lo dice il consigliere regionale Francesco Pitaro dopo il sopralluogo effettuato sabato 30 gennaio. Aggiunge: “In quest’area il torrente e le case quasi si toccano, perché la distanza si è ridotta fino a portare le abitazioni al di sotto del livello del fiume e a una manciata di metri da quello che resta del letto”.
Ad avviso di Pitaro: “Lasciare moltissimi cittadini a tutelarsi da soli e alla meglio, con barricate improvvisate per impedire al fiume di entrargli in casa, mentre subiscono, per via dell’insalubrità degli ambienti circostanti, la presenza di topi, serpenti e zanzare, non è da Paese civile. E considerato che di richieste d’aiuto ne sono state prodotte innumerevoli, ma senza che si abbiano avute risposte esaustive, non è azzardata l’accusa d'irresponsabilità nell’esercizio delle funzioni pubbliche rivolta a chi avrebbe il dovere di non perdere tempo e intervenire per risolvere i problemi con somma urgenza”. Conclude il consigliere regionale: “Interpellerò subito il Responsabile della Protezione Civile Regionale e lo stesso Presidente della Regione invitandoli a ispezionare i luoghi e anche per sapere dove s'è incagliato il progetto di messa in sicurezza del torrente, predisposto, a quanto pare, dalla stessa Protezione Civile con un finanziamento, gestito dal Consorzio di Bonifica, da due milioni e mezzo di euro. In ogni caso, sono dell’avviso che occorra agire rapidamente, prima che succedano tracolli e nuove tragedie. Si trovi dunque il modo di occuparsi di questo preoccupante disagio collettivo che espone le persone a più rischi adottando le misure necessarie per mettere in sicurezza il fiume Cantagalli e dare tranquillità ai residenti di tutta l’area”.
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