Lamezia Terme, strali dell'ex assessore Piccioni: "Alla conferenza su porto nessuno del Comune"

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Rosario Piccioni
  07 agosto 2019 15:38

LAMEZIA TERME - Sulla realizzazione del porto turistico a Lamezia Teme si è aperto,  come prevedibile, il dibattito. Un progetto, in realtà datato, e che la conferenza di ieri alla Cittadella ha "riabilitato".
In verità non mancano le perplessità e le critiche delle forze politiche e non solo. Per Rosario Piccioni, già assessore comunale nella Giunta di centrosinistra Speranza e consigliere comunale prima dell'ultimo scioglimento, Oliverio e la sua Amministrazione "ancora una volta, dopo aver tenuto ai margini dell’attenzione regionale la nostra città per cinque anni, riscoprono Lamezia per l’ennesimo spot elettorale sul porto turistico. Parole e fumo negli occhi che certamente non incantano più nessuno, a cominciare dai cittadini lametini. Certamente sarebbe un’ottima prospettiva per Lamezia e per tutta la regione la realizzazione di infrastrutture del genere. Laddove ci sono finanziamenti e progetti concreti, non dichiarazioni di intenti, sicuramente c’è il massimo sostegno da parte nostra. Ma qui siamo alla pura fantasia estiva: si annuncia in pompa magna addirittura un protocollo d’intesa propedeutico ad un accordo di programma che, se mai verrà firmato, ciò avverrà ad un mese o giù di lì dalle elezioni regionali. Ma davvero Oliverio crede che i cittadini lametini si lascino prendere in giro e incantare da proclami e propagande di cui ormai sono stanchi?".
Quindi, Piccioni oggi aderente al movimento “Lamezia bene comune”, parla delle prossime Regionali non senza lanciare messaggi all'operato della Giunta Oliverio.
"Se i cittadini lametini - prosegue - giudicheranno l’amministrazione Oliverio alle prossime elezioni regionali, lo faranno su ciò che ha fatto, o meglio, su ciò che non ha fatto in questi cinque anni per Lamezia. A cominciare dalla questione dell’aeroporto. Mentre domani sarà presentato all’aeroporto di Reggio Calabria un progetto da 25milioni di euro, tutto tace ancora sull’aerostazione dell’ aeroporto lametino, il cui finanziamento dalla commissione europea era stato annunciato addirittura quattro anni fa. Non si sa nulla sui tempi e le modalità di realizzazione del progetto, su cui tanto l’amministrazione Oliverio quanto l’attuale management Sacal non proferiscono parola. E ancora, sulla questione sanità, in questi anni abbiamo assistito alla progressiva spoliazione della sanità lametina, diventata solo teatro di passerelle e di annunci mentre l’ospedale continua a soffrire a causa della mancanza di personale. Per non parlare della questione degli impianti sportivi. A novembre dello scorso anno, Oliverio, incontrando la commissione straordinaria in prefettura, annunciava la riapertura delle strutture entro Natale. Ci viene il dubbio che si riferisse a Natale 2019 o addirittura a qualche Natale degli anni successivi. Perché sul fronte dell’impiantistica sportiva  e delle strutture culturali, poco o nulla è cambiato da dicembre ad oggi. “Lamezia non sarebbe stata lasciata sola” dopo il commissariamento, aveva annunciato il presidente della Regione. I dati di fatto, dalla paralisi delle strutture culturali e sportive alla gestione fallimentare del sistema dei rifiuti che puntualmente si ripresenta in situazioni di emergenza, dicono che la realtà è un’altra: Lamezia è stata marginalizzata dalla Regione in questi anni e ancor più in questa fase  commissariale".
L'ex assessore comunale poi torna al riferimento iniziale sulla conferenza alla Cittadella.
"Anche ieri - sottolinea - al tavolo della conferenza stampa non c’era un rappresentante del Comune di Lamezia Terme, nonostante il nostro Comune sia tra gli enti firmatari del protocollo. Il nostro Comune è stato l'unico ente istituzionale a non essere rappresentato mentre, oltre alla Regione, era presente il presidente della Provincia di Catanzaro Abramo. Siamo al paradosso: si parla del porto turistico di Lamezia e non c’è nessun rappresentante del Comune al tavolo dell’accordo. Vogliamo vederci chiaro! Vogliamo sapere le ragioni di un’assenza che temiamo non sia solo un fatto di immagine, ma certifichi una volontà di esclusione di Lamezia dai tavoli decisionali che contano, copione che avevamo già visto sull’aeroporto e altre questioni decisive. Delle due l'una: o la Regione non ha  invitato la commissione straordinaria oppure la commissione straordinaria ha deciso
di non essere presente. Qualunque sia la verità è in ogni caso penalizzante e offensiva per la città.I cittadini lametini non meritano di essere presi in giro. Lamezia non ha bisogno di spot a pochi mesi dal voto, ma di un’attenzione politica che ne valorizzi il ruolo chiave per lo sviluppo di tutta la Regione. Un’attenzione che purtroppo da questa amministrazione regionale in cinque anni non abbiamo visto.

a.c.

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