Anche quest’anno il Liceo scientifico "Galileo Galilei", rappresentato da un nutrito numero di studenti e docenti, ha preso parte alla quarta edizione dello “Sciabaca Festival, viaggi e culture mediterranee”, promosso dalla casa editrice Rubbettino. L’evento, della durata di tre giorni, ha avuto una natura prettamente itinerante e ha condotto i suoi ospiti alla scoperta di luoghi, ambienti ed eccellenze della città di Soveria Mannelli.
Gli studenti del Liceo scientifico, sostenuti dalla dirigente, Teresa Goffredo, accompagnati dai docenti Piera Adamo ed Emanuele Cartella, hanno partecipato con interesse e motivazione al ricchissimo programma che ha inteso porre l’accento sull’importanza dello scambio e della contaminazione culturale al centro del Mediterraneo. A tal proposito, di grandissimo rilievo è stata la Lectio magistralis del filosofo e sociologo Luciano Pellicani, il quale, illustrando le ragioni storiche sul divario tra Oriente e Occidente in fatto di libertà, ha offerto ai ragazzi un prezioso insegnamento, affermando che "è possibile superare una crisi giocando la carta del coraggio, dell’iniziativa individuale e della cultura, evitando soprattutto quello che Goethe chiamava “la cosa più devastante del mondo”, ossia l’”ignoranza attiva”".
Di grande interesse la mostra fotografica sul “non finito calabrese – estetico, etico, concettuale”, tenutasi presso il Lanificio Leo, la più antica fabbrica tessile calabrese, oggi azienda all’avanguardia. La riflessione sul concetto di etica si palesa negli scatti del fotografo Angelo Maggio, il quale si concentra sul degrado della nostra terra, puntando l’obiettivo su palazzi incompiuti che svettano verso il cielo, hotel non finiti ma funzionanti e manifesti elettorali che promettono tutela del territorio tra macerie e abusivismo edilizio, quali rappresentazioni simboliche di “una tempesta di modernità e cemento che ha reso l’abitare un fatto eticamente mostruoso”. Notevole il contributo dello storico dell’arte Michele Aberrante che, presso la chiesa di San Giovanni Battista, ha invece guidato i ragazzi nell’approfondire la storia delle miniature del Codex purpureus rossanensis, uno dei più preziosi tesori dell’umanità, esposto per l’occasione in una pregevole replica.
Infine il trekking urbano alla scoperta delle aziende artigiane e le musiche popolari dell’Associazione "Felici & Conflenti" hanno permesso di creare il giusto accompagnamento per appassionati momenti di aggregazione e confronto tra i ragazzi lametini e i loro coetanei di altri Istituti calabresi. La “rete” di Sciabaca, grazie soprattutto alla sensibilità e al coinvolgimento di Florindo Rubbettino, si riafferma anche in questa edizione quale punto di riferimento per la diffusione della cultura, consentendo agli studenti, da poco tornati tra i banchi di scuola, di affacciarsi a nuove conoscenze con spirito critico e sempre maggiore consapevolezza.
a.c.
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