Un vero e proprio fortino per l'inquinamento ambientale nel Lametino. E' la descrizione dell'operazione "Quarta chiave", il blitz della Dda di Catanzaro che ha portato all'emissione di 29 misure cautelari a giugno del 2021, e che oggi segna un altro passaggio decisivo: la Procura della Repubblica di Catanzaro ha chiesto il rinvio a giudizio per 37 imputati (di cui 4 società).
Gli indagati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, in particolare dei reati di “Attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti”, oltre che “Furto aggravato” e “Violazione di Sigilli”.
Le indagini condotte dalla Dda guidata da Nicola Gratteri si sono concentrate sull’esistenza, all’interno del sito di Scordovillo, di una vera e propria realtà imprenditoriale che, in violazione delle norme di settore, sarebbe stata dedita alla raccolta e trasporto di rifiuti presso ditte specializzate nella preparazione e riciclo di rottami ferrosi che, a loro volta, ricevevano illecitamente i carichi conferiti. Il processo inizierà il 28 giugno. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Nunzio Raimondi, Giuseppe Notarianni, Domenico Villella, Paola Bilotti, Pietro Chiodo, Massimo Sereno, Roberto Sorrenti, Giuseppe Zofrea, Massimiliano Carnovale e Mario Murone, Leopoldo Marchese, Giuseppe Fonte, Valerio Murgano e Giuseppe Vetrano.
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