Solidarietà e "pieno sostegno ai magistrati calabresi" sono stati espressi dall'Associazione nazionale magistrati che, in una nota, stigmatizza quanto accaduto ieri a Lamezia Terme nel corso dell’incontro dal titolo «A tutela della libertà dei cittadini», organizzato dal coordinamento delle Camere penali calabresi.
"Si è parlato - sottolinea la Giunta Esecutiva Centrale dell'Anm - di una magistratura calabrese «soffocata dal metodo staliniano» e del processo Rinascita-Scott come «summa delle storture della malagiustizia», espressione addirittura di un «potere esercitato sulla società, sull’economia, sulla politica da un asse di ferro costituito da procure distrettuali, forze di polizia, informazione»".
Per l'Anm "si tratta di affermazioni offensive, slegate da riferimenti concreti e prive di fondamento, che si traducono in un attacco indiscriminato e generico al difficile lavoro della magistratura calabrese, da sempre impegnata nella tutela della legalità e dei diritti dei cittadini".
Nel manifestare pieno sostegno ai colleghi calabresi, l’Anm "ribadisce la propria disponibilità al dialogo anche con le Camere penali, purché nel rispetto dei reciproci ruoli, e ricordando come la tutela delle libertà dei cittadini sia assicurata proprio dall’azione di contrasto al crimine organizzato in territori angustiati dal fenomeno mafioso".
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