L'Antica Congrega Tre Colli presenta il marchio di certificazione del “morzello”

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Da sinistra: Chiriano, Bianco, Falbo e Mazzei
  05 aprile 2024 13:28

di CARLO MIGNOLLI

È stato presentato questa mattina al pubblico, presso la Sala Giunta della Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, il marchio di certificazione del piatto tipico catanzarese per eccellenza, il “morzello”, ad opera dell’Antica Congrega Tre Colli. 

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Hanno partecipato all'incontro il Presidente della Camera di Commercio, Dott. Pietro Falbo, il Presidente dell’Antica Congrega Tre Colli, Avv. Francesco Bianco e colui che ha curato la parte economica del progetto, Antonio Mazzei. La conferenza è stata moderata dalla conduttrice di Radio Ciak, Elisa Chiriano. 

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"La Camera di Commercio sostiene queste iniziative poiché rappresentano elementi distintivi del nostro territorio, come le tradizioni e la cultura culinaria. È importante investire nelle best practices dei nostri territori per differenziarci e crescere” afferma Falbo. E aggiunge che: “L’ente camerale sta già contribuendo in vari settori, tra cui l'internazionalizzazione e la digitalizzazione. Catanzaro ha perso il suo ruolo di leadership tra le province consorelle nel tempo, ma è importante consolidare rapporti socio-economici per il benessere dell'intera comunità. È necessario un approccio condiviso e concertato per lo sviluppo del territorio. Il lavoro svolto dall'avvocato Francesco Bianco in questo progetto è encomiabile e anch'io cerco di contribuire con il mio impegno. Sono convinto che il bene trionfi e che le vostre ragioni e il senso etico della Congrega costituiscano un modello vincente. Auguro il meglio all'Antica Congrega Tre Colli e mi complimento per come rappresentano con orgoglio la nostra comunità attraverso la cucina tipica. Questo è un motivo di grande orgoglio per Catanzaro".

Il Presidente Bianco, emozionato di celebrare una giornata così importante per la “sua” Congrega ha dichiarato: “Oggi celebriamo la conclusione di una procedura che ha portato alla registrazione di questo piatto, un obiettivo che abbiamo perseguito con convinzione. Questo riconoscimento è stato un lungo processo che è finalmente giunto a compimento all'inizio di quest'anno. Riteniamo fondamentale garantire il controllo di qualità di questo piatto, che rappresenta la saggezza della cultura popolare. È stato un lavoro di squadra, composto da associati dell'Associazione Antica Congrega Tre Colli e da collaboratori esterni che hanno contribuito in modo significativo. Desidero ringraziare coloro che hanno fornito supporto economico e consulenza, come il Carmine Manfredi, Giuseppe Rubino e Antonio Di Marco, ideatore del marchio per questo piatto, anche se non è presente oggi”. 

In merito agli articoli del regolamento ha aggiunto: “Il marchio implica il rispetto delle regole stabilite nel regolamento, che prevede controlli per garantire la qualità del prodotto. Questo marchio non limita la libertà di altri di preparare il piatto, ma è un'opportunità per chi desidera offrire un prodotto di alta qualità. Credo che questa registrazione sia un passo avanti per promuovere la cucina tipica del nostro territorio. Spero che possa contribuire allo sviluppo della nostra comunità".

IL LOGO

La strategia creativa si basa su un concetto chiave: l'interpretante. Questo implica il richiamo a un'altra modalità di rappresentazione legata allo stesso oggetto o significato, ma al di fuori del suo contesto abituale. In questo approccio, si è scelto di utilizzare come interpretante un altro simbolo riconosciuto della città di Catanzaro, ma questa volta nel contesto turistico anziché gastronomico: il Viadotto Bisantis, conosciuto anche come Ponte Morandi. Costruito nel 1962, il Ponte di Catanzaro ("u ponta'e Catanzaru" in dialetto catanzarese) è rapidamente diventato un'icona della città e motivo di orgoglio per i suoi abitanti. È considerato un capolavoro dell'ingegneria mondiale e nazionale, essendo stato per anni il secondo ponte ad arco singolo in calcestruzzo armato più grande d'Europa e del mondo per ampiezza della luce. La scelta del Ponte di Catanzaro come interpretante del Morzello è apparsa naturale perché entrambi i simboli cittadini, pur appartenendo a contesti diversi, condividono valori simili.

Entrambi occupano un ruolo importante nella storia della città e sono fonte di grande orgoglio per i cittadini, suscitando un forte senso di appartenenza. Il ponte, inoltre, rappresenta metaforicamente l'unione e la diversità, simboleggiando l'idea di connessione tra opposti. Questo richiama anche il valore della convivialità che caratterizza il Morzello, un piatto consumato da professionisti e operai ai tavoli delle osterie, simboleggiando un'unità sociale in una società spesso divisa dalle differenze.Dal punto di vista creativo, l'utilizzo dell'interpretante è cruciale perché permette di ancorare il logo nella mente del pubblico, rendendo la comunicazione immediatamente comprensibile e conferendo al prodotto Morzello una sua unicità. Inoltre, consente di amplificare il significato del piatto, estendendone la portata oltre il suo contesto abituale.

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