L'apertura della ventiquattresima edizione del Catanzaro Jazz Fest

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  22 novembre 2024 19:02

Il Catanzaro Jazz Fest ha aperto la sua ventiquattresima edizione, nella Sala concerti di Palazzo de Nobili, con la presentazione del nuovo disco appena uscito del Francesco Scaramuzzino Trio, Evening Conversations. Un gradito ritorno dopo nove anni: nel 2015 il pianista cominciò proprio al CJF il lavoro del suo secondo disco in trio con Gabriele Evangelista e Bernardo Guerra. Questa volta con Tommaso Pugliese al contrabbasso e Alessandro Marzano alla batteria, ha messo in piedi un trio interamente calabrese di grande qualità che ben completa la ricerca compositiva ed esecutiva di Francesco, tra musica classica, interplay e improvvisazione free (entrambe parole d’ordine della musica jazz e del festival), nel solco dei grandi interpreti della forma trio che ha illustri predecessori: Bill Evans, Thelonious Monk, Keith Jarrett, Brad Mehldau, solo per citarne alcuni. Il trio ha omaggiato la memoria di Vincenzo Staiano, intellettuale e appassionato di jazz, direttore artistico e tra i fondatori del Festival Internazionale “Rumori Mediterranei” eseguendo un brano di Vince Guaraldi, musicista calabro americano oggetto di una sua ultima ricerca sulle origini del pianista che sembrano ricadere nell'area di Roccella Jonica. Hanno suonato del pianista Christmas time is here tratto dalla colonna sonora del cartone animato Charlie Brown che fece la fortuna del pianista calabrese. I musicisti ieri sera sono riusciti a creare un interplay magico muovendosi dagli stilemi di monk sino a toccare aree di completa improvvisazione alla Evans o di certa musica contemporanea  mescolando e quasi disorientando a volte l'ascoltatore che veniva poi "rassicurato" con ballads più romantiche che riuscivano a toccare le corde più intime. Il nuovo disco del trio di Scaramuzzino Evening Conversations edito dalla Barly Records è disponibile su tutte le principali piattaforme. Il Festival riprenderà lunedì 25 novembre al Teatro Comunale con Mark Sherman Quartet feat. Flavio Boltro. Vibrafonista e pianista jazz, produttore, percussionista classico, autore e arrangiatore con un vasto background che incorpora jazz, classica e rhythm and blues, Mark Sherman è un artista DownBeat che ha suonato e registrato con Wynton Marsalis, Joe Lovano, Michael Brecker, Marcus Miller, Kenny Barron, Larry Coryell e con Tony Bennett, Ruth Brown, Liza Minelli, Peggy Lee, Lena Horne, inoltre con gli artisti pop Michael Bolton, Natalie Cole e Michael McDonald. Si è esibito con i migliori direttori d'orchestra del mondo tra i quali Leonard Bernstein, Herbert Von Karajan, Sir Georg Solti, Zubin Mehta. Ha lavorato nei musical di Broadway ed è uno dei musicisti di studio più richiesti, apparendo in oltre due dozzine di colonne sonore di film tra cui Il Re leone, Armageddon (con la rock band Aerosmith), Hercules e le versioni di Broadway di Footloose e Kiss of the Spider Woman. Nel 2010 è stato Jazz Ambassador per il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti e Jazz al Lincoln Center. Mark è docente della facoltà Juilliard School of NY, del New York Jazz Workshop e New Jersey City University. Lo straordinario album My Other Voice (2019) registrato con Vincent Herring, Ray Drummond e Carl Allen è stato un enorme successo di critica e consensi con oltre 80 milioni di streaming su Spotify.

In questo concerto ospita uno dei più grandi trombettisti italiani, Flavio Boltro, artista brillante e versatile, con doti di compositore: i primi due album a suo nome, “Road Runner” e “40°” sono stati pubblicati dalla prestigiosa etichetta Blue Note. Sulla scena jazzistica mondiale da più di 15 anni, ha fatto parte di un famoso quintetto dalla matrice e dalle sonorità elettriche, erede del gruppo “Lingomania”, con Maurizio Giammarco al sax, Umberto Fiorentino alla chitarra, Furio Di Castri al contrabbasso e Roberto Gatto alla batteria, che rappresenta una novità per quegli anni e riscuote grande successo in Italia, aggiudicandosi, per due volte consecutive, il premio per il Miglior Disco e il titolo di Miglior Gruppo dell'Anno.

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Fedele alla sua formula originaria, che prevede l’esibizione di artisti nazionali ed internazionali insieme a giovani talenti anche calabresi, il Festival si articola in 11 appuntamenti, tra concerti, presentazioni di dischi e libri, performance, visite guidate e degustazioni, che coinvolgeranno diversi attrattori culturali del centro storico.

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Saranno ospiti di questa edizione musicisti che hanno fatto la storia del jazz non solo italiano (Gianluigi Trovesi, Paolo Damiani, Ettore Fioravanti, Flavio Boltro, Mark Sherman) e formazioni che esplorano altri generi (Mario Rosini Trio); ci sarà spazio anche per un grande ritorno, quello di Nicky Nicolai e Stefano Di Battista, a vent’anni esatti dalla loro prima applauditissima esibizione al Catanzaro Jazz Fest, mentre continua la collaborazione con il Conservatorio Tchaikovsky di Nocera Terinese – Catanzaro e con il Museo del Rock, che ospiteranno le due presentazioni di libri previste. In realtà sarebbero dovute essere tre, perché avremmo voluto inaugurare l’edizione di quest’anno presentando il libro Quel diavolo di Scott LaFaro, di Vincenzo Staiano, che purtroppo ci ha lasciato da pochi giorni. Un intellettuale, operatore culturale, vero appassionato e conoscitore del jazz, tra i fondatori e direttore artistico del festival internazionale jazz di Roccella Jonica “Rumori Mediterranei”, di cui anche noi ci sentiamo un po' figli. Tra le novità di questa edizione, segnaliamo che gli studenti del Conservatorio che parteciperanno alle iniziative del festival, riceveranno crediti formativi validi per il loro percorso di studi.

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