"I tirocinanti calabresi non possono essere lasciati soli". E' l'appello dell'avvocato Salvatore Rocca, consigliere dell'Ordine degli avvocati Crotone e presidente del movimento forense di Crotone. Un appello rivolto alla politica calabrese, in favore dei 7000 tirocinanti, ex precettori di mobilità in deroga, in attesa di ricevere una stabilizzazione; "uomini e donne che prestano a tutti gli effetti la loro attività lavorativa in enti pubblici, MIUR, MiBACT, GIUSTIZIA, ma percepiscono solo 500 euro in qualità di rimborso spese e non sono soggetti ad alcuna forma di tutela e di contribuzione lavorativa".
"Persone - spiega l'avvocato - che si sono rivelate utili nelle mansioni che svolgono ma che contrattualmente non identificate come lavoratori. Dall'inizio della pandemia Sars-Covid 19, che ha colpito il nostro paese, gli stessi hanno percepito solamente una indennità di 500 euro una tantum e molti tirocinanti non hanno mai ripreso a lavorare e di conseguenza non spetta loro neanche quel rimborso spese (di 500 euro) previsto; lo stesso vale per tutti quei tirocini che sono stati sospesi durante la seconda ondata di Covid. Madri e padri di famiglia - conclude l'avv. Rocca - che sono in cerca di una dignità lavorativa che gli permetta di avere un posto in questa società che li rende fantasmi."
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