di PINO TASSI*
Non si capisce perché gli ultimi dovremmo attendere i primi, quelli più bravi. Da giorni sento questo ritornello: o apriamo tutti insieme il 3 giugno oppure rinviamo tutto all’8 giugno. Qualcuno mi spieghi perché se i dati dei contagi in Lombardia, Piemonte, Liguria sono oscillanti, perché tutto il resto d’Italia deve rimanere confinato nella propria regione. Perché? Rinviare di una settimana l’apertura delle regioni del Sud e anche del centro, sarebbe un colpo mortale alle già scarse possibilità di salvare la stagione turistica. In questi ultimi giorni qualche cenno di risveglio c’è stato, qualche timido approccio, qualche telefonata di richiesta, ma tutti sono in attesa di vedere gli sviluppi di inizio giugno. Le strutture turistiche stanno predisponendo le aperture per fine giugno, qualche struttura vorrebbe aprire a metà mese, ma serve far arrivare messaggi rassicuranti e positivi agli italiani. Mi si potrebbe obiettare, dobbiamo essere solidali e unitari. Mi sembra che la solidarietà e la pazienza noi del sud l’abbiamo dimostrata ampiamente in tutti questi mesi, nonostante l’incapacità manifesta di quelli bravi del Nord.
Non ci servono le sparate propagandistiche dei vari governatori sempre alla ricerca di visibilità e neanche spot pubblicitari stupidi come quello della regione Marche, dove Vincenzo Nibali, un siciliano doc, parla delle bellezze delle Marche ( sic).
Noi italiani vorremmo essere rassicurati, avere informazioni precise, essere stimolati ad andare in vacanza. Sarebbe meglio divulgare informazioni attendibili come, per esempio, lo studio americano che ci dice che in una giornata estiva il nuovo coronavirus sopravvive poco all'aria aperta. Tante piccole buone notizie in un periodo in cui stiamo affrontando la sfida di convivere con la presenza del virus”. Abbiamo bisogno di informazioni serie, di piani seri, di proposte autorevoli.
La nostra Presidente, oltre alle battute più o meno simpatiche, farebbe bene a dire al governo che il 3 di giugno le regioni del Sud e del centro devono riaprire perché altrimenti si muore. E farebbe dice ai suoi colleghi lombardi e piemontesi di avere un po’ di pazienza e di attendere qualche giorno in piu’. Non sempre si può essere i primi della classe.
* Tour operator
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