"Non esiste solo il Covid". Una donna di 43 anni, in cura a Catanzaro, racconta i disagi di un paziente oncologico, come lei, causati dalla pandemia e dalla mancanza di organizzazione sanitaria. Ad esempio l'attesa di "otto ore" al pronto soccorso dove si era recata per problemi intestinali dopo un ciclo di chemioterapia "senza essere visitata né assistita" e poi l'illusione di aver trovato un posto al Ciaccio di Catanzaro. Chiamata, si era sottoposta al tampone ma prima che arrivasse l'esito l'avvisano che quel posto non c'era più. La donna insiste: "Voglio lanciare un appello affinché venga tutelato il diritto di tutti i pazienti in gravi condizioni di salute ad avere le giuste cure. Ci si deve rendere conto che non c'è solo il Covid. Non ci abbandonate perché a rischio c'è la vita di tanti".
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