"Basta con equilibrismi numerici e sofismi concettuali. I politici responabili abbandonino disquizioni inutili e sterili su modalità non validate a livello scientifico internazionale di conteggio della tipologia di ricoverati". Lo afferma il segretario regionale dell'Anaao Assomed Filippo Larussa sul tema del ricalcolo nei bollettini dei ricoveri Covid.
"Oggi, per esempio, con 415 ricoverati abbiamo per la prima volta nella storia della pandemia sforato la soglia, anche psicologica, del 40%. 415 su 1032 posti letto validati di area medica - prosegue Larussa- significa che di questo passo saremo in grado di garantire ricovero, forse, soltanto ai pazienti affetti da patologia coronarica acuta, edema polmonare acuto, scompenso cardiaco e cirrosi epatica con varici esofagee, in pratica l'anticamera della Terapia intensiva. Tutto il resto sarà in qualche modo gestito o con trasferimenti presso altre regioni o tentando di dare una risposta in ambiti terapeutici che non garantiscono standard qualitativi di cura cui l'Italia finora non ha inteso derogare. La necessità attuale, oltre che quella di dotarsi posti letto transitori, mobili ma che inseguono spesso in cronico ritardo l'emergenza epidemiologica, è quella magari di essere in grado di diminuire l'incidenza dei nuovi ricoveri attraverso politiche diverse. Da un lato seguendo protocolli guida validati, ma attuati e non solo sulla carta, dell'impiego dell'unico monoclonale Sotrovimab sulla variante Omicron, dell'antiretrovirale Molnupiravir e di quello di prossima approvazione Aifa Paxlovid ed eventualmente, qualora disponibile in tempi brevi, il monoclonale somministrabile sottocute creato dal talento italiano Nino Rappuoli. Dall'altro lato si deve guardare con interesse e favore al progetto di telemedicina in fieri, stando attenti ad effettuare dimissioni protette su soggetti che dispongano di ambienti domestici ricettivi idonei al monitoraggio parametrico online da un lato e alla gestione domiciliare di pazienti in fase precoce pre-ospedalizzazione con la somministrazione dei presidi terapeutici sopra indicati, magari in regime di degenza diurna o di filtro al ricovero come già sperimentato con successo in queste settimane dalla regione Marche".
"In pratica in Calabria - conclude Larussa- abbiamo 0,3 posti letto per per mille abitanti, ancora disponibili, in area medica. E' un dato di 10 volte inferiore di quello della Germania per mille abitanti".
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736