Larussa (Anaao): “Serve approccio diverso sull'aumento posti letto e scuola specializzazione per carenze pronto soccorso"

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Larussa (Anaao): “Serve approccio diverso sull'aumento posti letto e scuola specializzazione per carenze pronto soccorso"

L'intervento del segretario regionale dell'Anaao Assomed che 'accoglie' Miozzo invitandolo a suggerire un approccio da Protezione civile nell'incremento dei posti letto evitando riconversioni. Appello per la attivazione della scuola di specializzazione di Medicina e Chirurgia d'Urgenza

  30 dicembre 2021 19:38

La Calabria dovrebbe scansare, almeno per una settimana, la zona arancione. Il tasso di occupazione dei reparti di area medica (di poco) e quello delle Terapie intensive non hanno superato le soglie critiche e dunque nel monitoraggio della Cabina di Regia di domani sarà confermata la zona gialla. Per il segretario regionale dell’Anaao Assomed Filippo Larussa però bisognerebbe guardare con una visuale più allargata: “Un dato che desta attenzione. La Lombardia, che soltanto oggi ha rilevato 39 mila nuovi positivi, ha appena attivato 78 posti letto di Terapia intensiva e circa 800 nuovi posti di degenza ordinaria, annunciati nella giornata di ieri. Parliamo della regione più popolosa d’Italia e superiore, a spanne, cinque volte rispetto a quella calabrese, ma è chiaro che in un colpo solo vengono attivati un quantitativo di posti letto di poco inferiore all’intero stock dei posti in tutta Calabria. Qual è la lezione della Lombardia? Le previsioni dei migliori epidemiologi indicano un picco attorno alla metà di gennaio con 1,5 milioni di positivi. Se anche l’1% dei contagiati fosse ospedalizzato in area medica, avremmo comunque 15 mila ricoveri in più. Sono dati comunque da tsunami per le strutture ospedaliere”.

UN NUOVO APPROCCIO PER INCREAMENTARE I POSTI LETTO SENZA LE SOLITE RICONVERSIONI- Larussa viene quindi alle questioni calabresi sull’aumento dei posti letto. “I nostri aumenti lillipuziani di posti letto -aggiunge Larussa- servono a evitare per un pelo il passaggio in zona arancione ma non sono sufficienti. Spero che con l’arrivo del dott. Miozzo si possa inquadrare il problema in maniera diversa, ossia da emergenza ‘da Protezione civile’. Penso alla creazione di asset modulari (anche mobili) principalmente per le Terapie intensive ma anche per i ricoveri ordinari. Smettendola con la riconversione di posti letto già esistenti”. 

Banner

LA PROPOSTA: SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE DI MEDICINA E CHIRURGIA D’URGENZA PER FAR FRONTE ALLE CARENZE NEI PRONTO SOCCORSO- Larussa poi cita una recente vicenda che ha riguardato l’ospedale di Cosenza. “Del resto, la vicenda dell’Annunziata di Cosenza è piuttosto emblematica. IL ‘sacrificio’ degli operatori di reparti eccellenti come Cardiologia, UTIC e Emodinamica per far fronte ai buchi del pronto soccorso è una misura assolutamente miope. Anche qui occorre programmazione. E da questo punto di vista penso sia necessaria l’attivazione della scuola di specializzazione di Medicina e Chirurgia d’Urgenza in Calabria. L’opportunità colta da Occhiuto di reclutare specializzandi del terzo e quarto anno di ‘Anestesia e Rianimazione’ e ‘Malattie infettive’ è stata positiva, ma per il pronto soccorso non si può fare appunto perché manca la scuola di specializzazione”. 

LA FUSIONE DEGLI OSPEDALI DI CATANZARO- “Nella legge regionale di integrazione/fusione degli ospedali di Catanzaro – prosegue il dirigente sindacale- si vede un matrimonio contro natura con due istituzioni con mission differenziate (il Pugliese l’urgenza, Mater Domini l’elezione), un coacervo che non può coesistere. Il presidente Occhiuto che ben conosce le realtà sanitarie di molte regioni italiane sa benissimo che al Policlinico Gemelli di Roma anche i professori ordinari senza incarico primariale nella struttura di afferenza effettuano turni di guardia al pronto soccorso. A Catanzaro sarebbero disposti a farlo?”, conclude Larussa. (g.r.)

Banner

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner