di FILIPPO COPPOLETTA
Avrebbe lasciato le figlie minorenni chiuse in auto per tutta la notte per potersi godere la serata in discoteca. Una storia che ha dell'inverosimile e che arriva direttamente dalla città tempio della movida estiva del litorale Ionico. Il fatto si sarebbe consumato nella notte di giovedì a Soverato, dove una donna di origini straniere, ma da tempo residente nella cittadina del catanzarese, avrebbe deliberatamente pensato di lasciare sui sedili posteriori della sua vettura, le due figlie di 5 e 7 anni. L'auto nel parcheggio adiacente alla discoteca. Lei, la madre, a divertirsi in pista con amici.
Dapprima appisolate sui sedili dell'auto, con un filo d'aria che passava dal finestrino leggermente abbassato. Poi le bambine si svegliano. In auto non trovano nessuno e nei paraggi solo altre auto illuminate dalla luce dei lampioni. Un velo di inquietudine deve aver avvolto le povere bambine. Scatta così un pianto inconsolabile che attira l'attenzione di chi si trovava nel parcheggio. Pochi minuti e sul posto giunge una pattuglia dei Carabinieri della Compagnia di Soverato, allarmati da chi assisteva inerme ad uno scenario dai contorni abbastanza deducibili. Le ricerche dei militari si spostano, difatti, subito nel vicino locale dove, tra musica alta e centinaia di gente a ballare, le casse richiedono la presenza del proprietario dell'auto all'ingresso.
Accertate le ottimali condizioni di salute delle bambine, la donna è stata condotta presso la vicina caserma per essere interrogata sui fatti. La stessa è stata successivamente denunciata per abbandono di minori e le bambine affidate a pareti più prossimi.
Intanto proseguono le indagini condotte con il coordinamento della Procura dei minori. Mentre si ascoltano le versioni fornite dalla madre e dalle stesse bambine, un quadro complicato sta emergendo sotto la lente d'ingrandimento degli inquirenti. Un contesto familiare complicato e difficile, un padre pregiudicato, soggetto a divieto d'avvicinamento alla compagnia, ex convivente. Una storia dai tratti da ricostruire ma con un obiettivo unico: preservare la serenità delle bambine.
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