L’Asp di Catanzaro vuole indietro il personale in “temporaneo” utilizzo negli uffici della Regione Calabria. Non è una novità, perché da quando si sono insediati i commissari prefettizi le richieste verbali e scritte di far tornare alla base i dipendenti “prestati” sono state numerose e costanti. Anche oggi, uno dei componenti della terna si sarebbe recato nelle stanze del dipartimento Tutela Salute facendo presente all’attuale direttore generale l’intenzione di non recedere dall’intenzione di “recuperare” i dipendenti dell’Asp.
LEGGI QUI LA RICHIESTA DELL'ASP CHE VUOLE INDIETRO GLI UTILIZZATI IN REGIONE
Fino all’anno scorso, il costo del personale “utilizzato” è stato stimato in circa mezzo milione di euro all’anno, che in teoria la Regione dovrebbe restituire all’Asp al momento del riparto del Fondo indistinto. Cifra presumibilmente scesa dopo alcuni “rientri” avvenuti nei mesi scorsi. Al momento sarebbero una decina le unità in servizio nella Cittadella regionale.
Non è una bellissima notizia per il dipartimento regionale, già a corto di personale a causa di un deficit organizzativo pluriennale, con utilizzati che 'reggono' alcuni settori importanti. Resta però la rigidità dei vertici dell'Asp catanzarese che intendono far rientrare i dipendenti. (g.r.)
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