L'assessore De Caprio ai Comuni: "Differenziata al 70% entro giugno o inviate (e pagate) i rifiuti fuori regione"

Un ultimatum. L'assessore all'Ambiente, Sergio De Caprio, scrive ai comuni calabresi (raggruppati nelle comunità d'ambito per la gestione dei rifiuti) 'ordinando' il raggiungimento del 70 per cento di percentuale di raccolta differenziata entro il 30 giugno. Inoltre, nella disposizione dell'assessore regionale è previsto che entro il 30 aprile, i "404 comuni della Calabria adottino e rendano operativo il sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti messo a disposizione gratuitamente dal CONAI, nell'ambito del protocollo d'intesa con la Regione Calabria, quale strumento per la gestione della raccolta differenziata nel territorio comunale".

Se ambedue gli obiettivi fissati non saranno raggiunti, scrive De Caprio: "ad esclusione di causa di forza maggiore certificata dal CONAI, i gestori degli impianti TMB (Trattamento Meccanico- Biologico) pianifichino e predispongano, sulla base dell'elenco fornito dal Dipartimento regionale Tutela dell'Ambiente, l'invio degli scarti di lavorazione fuori regione a prezzi di mercato, con i costi a carico di tali comuni, da disciplinare con specifico contratto di servizio". La decisione è motivata nella missiva dai ritardi nel raggiungimento degli obiettivi della differenziata. "L'ultimo rapporto Ispra 2019 restituisce una percentuale di raccolta differenziata del 47%, lontana dall'obiettivo del 65% previsto dal Piano regionale di gestione dei rifiuti per l'anno 2020, che in base alla normativa nazionale doveva essere raggiunto dai Comuni già nell'anno 2012". "E' necessario e urgente - si legge ancora- adottare misure tassative affinché i 404 comuni calabresi raggiungano nel breve periodo livelli importanti di raccolta differenziata con il conseguente beneficio della drastica riduzione dei rifiuti da conferire in discarica". 

Gli ordini di De Caprio non finisco qui. L'assessore chiede che "entro il 30 aprile, le Comunità d'ambito, la città metropolitana di Reggio Calabria e i gestori degli impianti TMB predispongano un piano di emergenza, da attivare in caso di necessità, per il conferimento degli scarti di lavorazione in impianti fuori regione con le opportunità e i costi del mercato". (g.r.)

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