«Con l’avvio delle misure “Riapri Calabria” e “Lavora Calabria” la Regione ha voluto mettere in campo un sostegno concreto e rapido al mondo delle piccole imprese chiuse per covid, senza sovrapposizioni ma puntando ad integrare i provvedimenti del governo, e soprattutto elaborando un provvedimento di aiuti alle imprese che incide sul mondo del lavoro per il mantenimento occupazionale». E’ quanto afferma l’assessore regionale alle Attività produttive, al Lavoro e al Turismo Fausto Orsomarso.
«Queste misure sono il frutto di un lavoro condotto con equilibrio e serietà e con un confronto continuo con le categorie, le forze sindacali, i dirigenti e tutti i componenti della giunta, con il coordinamento della presidente Jole Santelli, perché ogni euro allocato porta con sé una complessità di organizzazione in rapporto ai regolamenti europei e ai provvedimenti del governo. Ci siamo impegnati a produrre fatti. Abbiamo messo in campo procedimenti trasparenti e veloci per la presentazione delle domande e per i pagamenti - con il coinvolgimento di Arcea e Fincalabra - in modo da iniettare nelle casse delle imprese buona parte dei 150 milioni finora destinati con il programma “Riparti Calabria” e che puntiamo ad incrementare, anche resistendo, con la presidente Santelli, alle richieste del governo che punta a dirottare le risorse destinate alle regioni meridionali. Siamo stati veloci - la prima delibera di indirizzo è del primo aprile, in cinque settimane abbiamo mandato in pubblicazione il primo bando, e domani uscirà il secondo - e soprattutto, appena l’Unione Europea ha rimodulato la disciplina degli aiuti di Stato per l’emergenza coronavirus, abbiamo realizzato una misura per il lavoro sulla quale vogliamo ripensare le future politiche attive dopo la crisi. Dare alle imprese maggiormente colpite dal covid la possibilità di non licenziare i propri dipendenti, grazie all’impegno della Regione a sostenere il costo del lavoro con circa 320 mila voucher da 300 euro in media per ogni occupato, significa consentirgli di ripartire mantenendo la propria competitività. Puntiamo a tenere vivo il tessuto economico della Calabria in tutti i settori, anche in quello turistico per il quale ci stiamo attrezzando a ripartire sfruttando la nostra capacità di proporci, grazie all’impegno di tutti, come regione “Covid-free”, auspicando che il governo nazionale recuperi il ritardo e ci fornisca regole chiare per garantire la riapertura in sicurezza delle attività»
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