“Recentemente nella sala Conferenze della Camera di Commercio di Catanzaro l’architetto Maria Adele Teti,
già ordinario di urbanistica all’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria ha presentato l’esito di una sua meticolosa ricerca sulle trasformazioni storiche e urbanistiche che hanno interessato la città di Catanzaro sin dalla sua nascita ai tempi di oggi”.
Lo si legge in una nota dell’Associazione commercianti Catanzaro centro tre V.
“Il titolo che l’autrice ha inteso dare all’opera, di ben 404 pagine, è abbastanza significativo: “Le pietre
raccontano Catanzaro. Linee di ricerca per la rigenerazione dei centri storici”. La professoressa Teti, nel suo lavoro, ha voluto ripercorrere la storia della nostra città per poi lanciare un messaggio molto importante: Catanzaro ha una ricchissima storia, attraverso di essa è possibile interrompere il declino che, purtroppo, da anni sta logorando il tessuto economico e sociale della città. L’’affermazione non è fine a se stessa, tanto è vero che dal lavoro dell’autrice si possono ricavare utili spunti per favorire, per l’appunto, la rigenerazione dei centri storici.
“In particolare, ci ha fato piacere che la professionista ha messo in evidenza che parlare di isola pedonale nel centro storico di Catanzaro sia un assurdo se non vengono create le condizioni basilari per la sua riuscita. Esattamente quello che la nostra associazione ha sempre ribadito “Non siamo contrari all’isola pedonale, tutt’altro, la riteniamo utile se verrà però attuato un piano di parcheggi adeguato”. Ma non solo, quanto sostenuto dalla professoressa Teti non può che trovarci d’accordo se pensiamo alla possibilità di rendere il centro storico un bacino di cultura, con spettacoli settimanali. Ben venga, quindi, l’idea di un Teatro a cielo aperto, sempre che ai cittadini sia data la possibilità di arrivare in centro senza disagi”.
“Come operatori economici rileviamo - prosegue la nota - che la desertificazione del centro storico, con l’abbandono di molti uffici, che si sono trasferiti in periferia, o peggio in altre città, è dovuta anche all’impossibilità di raggiungere agevolmente il centro. Eppure, in passato le soluzioni ci sono state, ma poi per motivi incomprensibili sono state abbandonate. Ci riferiamo al grande parcheggio della funicolare che potrebbe ospitare migliaia di auto, dando la possibilità di sostare in un’area custodita, per poi raggiungere il centro con la funicolare. Invece, l’area di parcheggio antistante la funicolare, realizzata con fondi pubblici, si sta trasformando in una selva ricoperta di erbacce e di rifiuti, dove prima o poi i cinghiali pascoleranno
indisturbati. Cosa impedisce di ripulire la zona e di riattivare il parcheggio con un servizio di custodia?”.
“Anche nell’area del Musofalo, dove i posti auto ci sono, perché non si è mai voluto realizzare un
collegamento pedonale con Via Acri o con il Viadotto Morandi con dei tappeti mobili? Come mai si è
ritenuto più utile utilizzare i fondi disponibili per fare piste ciclabili? Siamo pronti a scommettere che tra
qualche anno le nuove piste, saranno in disuso, ricoperte dalla vegetazione, come per il parcheggio della funicolare”.
“Pertanto, - conclude l’Associazione - non possiamo che plaudire all’iniziativa della professoressa Teti che, con il suo lavoro, ha voluto dare alla città un riconoscimento alla sua storia e anche utili indirizzi per una sua rinascita. Il nostro auspicio, considerato che all’evento erano presenti importanti rappresentanti dell’amministrazione comunale è che ci sia finalmente una inversione di tendenza nelle politiche cittadine, in modo che la città di Catanzaro possa tornare ad essere un centro culturale, politico ed economico, degno del suo ruolo di capoluogo di regione”.
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