Hanno scritto al Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini; al Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Paola De Micheli; al Prefetto di Crotone Tiziana Tombesi; al Soprintendente per i Beni Archeologici della Calabria; al Presidente della Regione Calabria Jole Santelli; all’ On. Barbuto Elisabetta; alla Senatrice Margherita Corrado ; all’ On. Sergio Torromino; al Commissario Prefettizio del Comune di Crotone; al Presidente della Provincia di Crotone. E per conoscenza al CORAP - U.T. di Crotone.
Una lettera che ha ad oggetto la richiesta di intervento in relazione al progetto integrato per la bonifica dell’area archeologica e per il recupero e la valorizzazione dell’area “Antica Kroton”.
Enrico Pedace, Fabiola Marrelli, Vincenzo De Franco, Salvatore Gaetano, Anna Maria Oppido e l’Associazione ConSenso sollecitano gli Enti competenti “per valutare ogni possibile soluzione tesa alla valorizzare di una tra le più importanti infrastrutture del territorio di Crotone realizzate per l'ottimizzazione del patrimonio culturale della città pitagorica”.
Ricordano che sono in avanzato stato di realizzazione i lavori per l'attuazione di un impianto di fitorimediazione e lavori di recupero e valorizzazione dell’area dell’Antica Kroton, nell’ambito dell’intervento di riqualificazione del sito di interesse Nazionale Crotone- Cassano-Cerchiara di cui al DM 26.11.2002; che è stata realizzata dall'allora CSI di Crotone (oggi Corap), con fondi regionali – APQ Infrastrutture KR02 - una strada, a servizio delle attività produttive ubicate nell’agglomerato industriale e parallela alla SS.106, che avrebbe dovuto collegare l’area sita in località Passovecchio con la S.P. n° 52 (strada per Papanice); che detta infrastruttura è di rilevante interesse territoriale, in quanto contribuirebbe al deflusso del traffico della SS. 106 e, poiché è ubicata nelle immediate adiacenze del perimetro dell’area archeologica, rappresenterebbe una infrastruttura determinante per la fruizione del percorso turistico in area archeologica".
“Il 7 aprile del 2008 la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria – scrivono - notificava al CSI di Crotone, ente realizzatore, l’ordinanza di fermo dei lavori di realizzazione dell' infrastrutture in questione, in quanto rilevava la presenza di resti archeologici di interesse nazionale e nonostante numerosi tentativi di addivenire a soluzioni compatibili al fine di garantire la salvaguardia del patrimonio culturale e la fruizione di un'importante infrastruttura realizzata con fondi pubblici, ad oggi nulla si è deciso”
Spiegano poi che “è interesse del CORAP (già CSI) poter mettere in uso un’importante infrastruttura, realizzata con fondi pubblici e oggi non del tutto fruibile a causa della succitata ordinanza” e che “detta situazione di stallo non consente, neppure, agli Enti competenti di poter effettuare interventi di manutenzione ordinaria e programmata e neppure ripristinare l’impianto di illuminazione, in quanto sarebbe necessario installare apposito sistema di videosorveglianza onde evitare i continui atti vandalici di sottrazione illecita dei cavi elettrici e consentire la sicurezza delle aziende insediate nell'area oggetto dell'intervento.”
Da qui la richiesta agli Enti competenti “di volersi attivare, a breve, al fine di trovare ogni utile soluzione tesa a consentire la messa in sicurezza dell’area oggetto della presente e poter conseguentemente aprire al traffico la strada realizzata”.
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