L'associazione I Quartieri: "Dopo anni di errori in cabina elettorale, ci vuole un cambio di rotta"

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images L'associazione I Quartieri: "Dopo anni di errori in cabina elettorale, ci vuole un cambio di rotta"

  15 agosto 2019 15:39

Riceviamo e pubblichiamo la nota di Attilio Benincasa, delegato dell'associazione I Quartieri.

"Sarà un Ferragosto di assoluto relax per i nostri amministratori, laboriosi, instancabili come non mai, autentici fuoriclasse della comunicazione, reduci dalle fatiche dei trionfi, delle premiazioni e dei mille selfie collezionati sotto la ribalta dell’ormai tradizionale rassegna del cinema o durante i loro giri un po’ patetici sulla ruota della fortuna, sempre in quel di lido, eretto ormai a nuovo centro città.

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Sul vecchio Corso invece solo qualche timida bancarella per l’occasione della festa del Santo Patrono, ma niente vedette, nessun concerto con ospiti di richiamo, solo una bella pitta e il nostro tradizionale morzello, per lo meno quello. Inascoltate dunque sembrerebbero le parole del nostro amato Arcivescovo che pubblicamente ha auspicato toni meno esasperati, più concretezza negli interventi e soprattutto più equilibrio ed attenzione alle energie locali, messe da tempo colpevolmente da parte, all’insegna del celebre motto per il quale “nessuno è profeta in patria” dipinto a larghe lettere proprio all’entrata del palazzo Comunale.

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Ferragosto sarà, ci auguriamo, una giornata di pausa per i tanti battibecchi sui quali il Sindaco, evidentemente esausto o esasperato, ha deciso di adottare il classico atteggiamento della struzzo, sotterrando la testa alle critiche, rifiutando persino il loro semplice ascolto, sebbene in assise. In tale contesto, disordinato e a tratti abulico, la domanda nasce spontanea: è questa la città che ci meritiamo? Forse si, perché se buona parte di noi ha dato fiducia ai soliti noti da vent’anni a questa parte, evidentemente ce lo meritiamo.

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Non si tratta dunque di una punizione divina, di una iattura, ma una conseguenza dei nostri errori in cabina elettorale. E’ arrivato il momento di cambiare: solo un deciso cambio di rotta con uomini determinati a ripopolare l’urbe, riportando gente, utenza e dunque economia all’interno delle mura, potrà far rinascere questa città, altrimenti è buio pesto, per tutti. Oggi abbiamo toccato veramente il fondo ed è forse anche sbagliato prendersela con questi ragazzi, i consiglieri e gli assessori, che fanno in realtà ciò che possono con tutti i loro limiti, evidenti purtroppo, dettati dal ruolo di semplici burattini che qualcuno, e non è difficile comprendere chi, gli ha disegnato addosso. Il problema non è loro infatti, ma del burattinaio che ne muove le file e che a sua volta incredibilmente sembrerebbe rispondere a qualcuno al di sopra di lui, perché altrimenti sarebbe un pazzo, un irresponsabile.

Concludo questa riflessione con una domanda che mi piacerebbe porre ai miei concittadini: “in quale città vorremmo vivere nei prossimi anni?” E ancora: “quale Catanzaro lasceremo ai nostri figli”, se persino per comprare un paio di calze bisogna recarsi al Centro Commerciale, o digitare “miglior prezzo” su internet? Per molti di noi purtroppo la risposta è ovvia: pochi, veramente in pochi rimarranno in questa città. Le nuove generazioni sono condannate, molte volte spinte, a spostarsi fuori, vuoi per ragioni lavorative, vuoi anche per un discorso legato alla povertà ed all’inefficienza nei servizi. E’ questa accidenti la prospettiva che buona parte della politica che conta sembra averci incollato addosso. Ci vuole un miracolo, un nuovo miracolo di San Vitaliano per recuperare questa tragedia senza fine nella quale siamo caduti da dieci anni a questa parte e dalla quale uscirne è diventata un’impresa sempre più dura. Penso che occorrono uomini nuovi alla guida di questa città, di questa Regione (meno male che si vota a breve..), uomini dal senso civico spiccato, che capiscano la gente e i problemi concreti della gente, uomini che pensano, lungimiranti e soprattutto capaci. Sotto sotto ci si spera ancora, se non altro perché la speranza, come dice Papa Francesco, non va persa, mai. Buon Ferragosto Catanzaro e che Dio ce la mandi buona…"

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