"Nei mesi scorsi, abbiamo assistito alla messa in opera della nuova pavimentazione stradale mediante applicazione di strato bituminoso, sulle seguenti strade: la S.P. 160 (Santuario Madonna di Termine – Bivio Cafarda), la S.S. 109 e S.P. 26, attraversanti i comuni di Pentone, Fossato Serralta, Sorbo San Basile, Taverna, con ultimazione dei lavori nei mesi di settembre/ottobre 2020, quindi non più di 4 mesi", scrive in una nota Elio Mauro, dell'associazione culturale "Il ponte Morandi".
"Orbene, giova segnalare, anzi denunziare, che il bitume applicato si è letteralmente sbriciolato, soprattutto nel tratto della S.P. 160 che dal Santuario Madonna di Termine porta al Bivio Cafarda, ma non di meno negli altri tratti. Per quanto sopra esposto, appare opportuno dissertare sul fatto che il “conglomerato bituminoso” di questa attuale pavimentazione stradale non soddisfa al meglio la transitabilità del traffico veicolare, in modo da garantire una superficie di percorribilità regolare e sicura, ad elevata aderenza (antisdrucciolevole) per i veicoli stradali, altresì proteggere dagli agenti atmosferici in modo che le azioni di dilavamento, gelo e disgelo etc.. non determinino condizioni di pericolosità del piano stradale", scrive ancora.
"Pertanto, le cause del verificato dissesto del manto stradale bitumato, vanno ricercate oltre che nei “materiali impiegati”, magari di scarsa qualità e/o non idonea miscelazione dei componenti, anche in una “posa in opera” non corretta. Con l’approssimarsi della stagione primaverile, tutti gli amministratori degli enti interessati dalle citate strade sono perfettamente a conoscenza che queste, sono percorse oltre che dai soliti utenti, anche per motivi di turismo da innumerevoli motociclisti. Quindi, alla luce della attuale situazione del manto stradale, incombe un pericolo imminente per le insidie derivanti.
La presente quindi, deve intendersi come "denunzia di danno temuto" ex art. 1172 c.c. in quanto i titolari di un diritto reale di godimento, in questo caso tutti coloro che quotidianamente percorrono con i loro veicoli le citate strade, hanno ragione di temere che, per imperizia, negligenza, imprudenza, vi sia ragionevole timore che possa derivare pericolo di un danno grave e prossimo. Alla luce di quanto sopra esposto, per timore attuale e probabile si richiede un immediato intervento, che ponga rimedio a tale situazione di pericolo di danno o si disponga idonea garanzia per i danni eventuali e citando pronunciamenti giudiziari, il temuto danno eventuale deve essere valutato al momento della proposizione di questa denunzia e non a posteriori o prossimo, sotto il profilo temporale, nel senso che può verificarsi da un momento all'altro essendo presenti le condizioni determinanti all'insorgere del pericolo (Cass. n. 345/2001)", conclude Mauro nella nota.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736