L'associazione Santa Chiara (Villaggio Carrao Cropani), dopo la morte della turista, incalza sul primo soccorso

di FRANCESCA FROIO

Anche l’associazione Santa Chiara, che da anni opera nel Villaggio Carrao di Cropani, dopo la tragedia avvenuta ieri  costata la vita ad una turista colta da un infarto, vuole fare sentire la sua voce a sostegno della causa che vede diversi sindaci del comprensorio in prima linea nel dar voce a quella che è la drammatica situazione in cui versa la sanità del territorio.

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“Sappiamo bene che la richiesta di un punto di primo soccorso presso il nostro villaggio è impegnativa in un momento con così tanti problemi- ha dichiarato Francesco Dragone, presidente della Santa Chiara- ma ci sentiamo in dovere di far sentire la nostra vicinanza alla causa a tutti coloro che sono scesi in campo in questi giorni per la tutela dei nostri paesi”.“La tragedia avvenuta ieri non è purtroppo solo di Cropani, tante ne sono accadute e potranno accadere altrove, non possiamo più farci cogliere impreparati”.

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“In attesa di risposte concrete la Santa Chiara sta già pensando di fornire il villaggio di un defibrillatore, la vita è il bene più prezioso che abbiamo, difenderla è un nostro dovere ma anche un nostro diritto”.

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