"L'Assoluto non è il mondo", tutto pronto per il Savuci Art Experience. Il borgo diventa museo a cielo aperto

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images "L'Assoluto non è il mondo", tutto pronto per il Savuci Art Experience. Il borgo diventa museo a cielo aperto

  04 agosto 2021 11:56

di CLAUDIA FISCILETTI

Riparte il Savuci Art Experience, nell'omonimo borgo fantasma che fa parte di Fossato Serralta, in provincia di Catanzaro, dopo il fermo forzato dell'anno scorso causato dal covid, e lo fa presentando il tema di quest'anno, L'"assoluto" non è il mondo, in cui le Installazioni sono ispirate da una delle regole fondamentali della metafisica cristiana, ricercando le tradizioni legate alla fondazione di Savuci da parte dei monaci Basiliani.

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"Stiamo preparando le ultime cose, ma il festival inizierà sicuramente intorno al 10 agosto", hanno anticipato i direttori artistici della manifestazione, Rosa Rumolo e Francesco Scicchitano che, dal 2018, hanno iniziato questo viaggio per riqualificare il borgo, aprendosi a diverse realtà artistiche.

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I direttori artistici Francesco Scicchitano e Rosa Rumolo

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Un festival popolato da opere d'arte realizzate da artisti provenienti da tutto il Meridione e conosciuti anche a livello internazionale. "Quest'anno avremo Benvenuto Apicella, maestro ceramista di Vietri sul mare, che ha realizzato una maiolica in ceramica raffigurante la Madonna di Candelora, antica protrettrice di Savuci", affermano Rumolo e Scicchitano, anticipando anche la presenza di un altro artista, Attilio Armone, attualmente impegnato anche in alcune installazioni nel Mu.Ma.K, al Blanca Cruz.


Disegno di Francesco  Scicchitano realizzato da Benvenuto Apicella 

Savuci è un borgo spopolato che, però, torna ad avere colore grazie a questo evento: "Sono anni che miriamo ad un ripopolamento del borgo ma è un lento processo. La lentezza è, principalmente, legata a delle lungaggini burocratiche della politica, perché dal punto di vista artistico siamo riusciti a creare un borgo di street art che ormai è pieno di opere d'arte dappertutto, proprio come se fosse un museo a cielo aperto", spiegano i due direttori artistici.


Stanza dei telai di Attilio Armone

Uno sforzo che vede i suoi risultati soprattutto nelle reazioni delle persone che partecipano e che conoscono il festival: "Riceviamo messaggi di persone che ci scrivono, complimentandosi con noi e sostenendoci perché sanno quanto sia difficile realizzare un tale progetto. Non è facile ma, vedendo i risultati di questi ultimi anni, siamo incoraggiati ad andare avanti", concludono Rumolo e Scicchitano.


Installazione di Francesco  Scicchitano "Hic manebo optime"

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