Lastre di eternit davanti all'isola ecologica di Girifalco. La denuncia di un operatore ecologico: "Solito scempio"

di MASSIMO PINNA

Giorni di lotta al Coronavirus, giorni di grande responsabilità collettiva. E di senso civico individuale. Ma non per tutti. Oggi, come purtroppo tante altre volte, gli operatori ecologici di Girifalco, all'apertura mattutina dell'isola ecologica, si sono ritrovati davanti al cancello lastre di eternit, depositate dai soliti ignoti, vandali ed incivili, nella notte precedente.

Materiale pericoloso che, per non fare fronte ai costi di smaltimento, qualcuno ha pensato bene di conferire illegalmente. Un rischio per la salute di tutti, soprattutto per gli operatori ecologici, già stressati in questi giorni difficili. E così, uno di loro ha sbottato: "In queste giornate colme di paura e di senso di responsabilità, devo raccontare lo scempio con cui mi ritrovo a vivere tutti i giorni. La situazione stamattina, però, è stata - denuncia - più tragica del previsto. Come potete ben vedere dalle foto, davanti al cancello delll'isola ecologica di Girifalco mi sono imbattuto in rifiuti pericolosi, più precisamente "eternit di amianto". Insieme ai miei colleghi operatori, silenziosamente abbiamo sempre svolto il nostro lavoro adempiendo anche a compiti non favorevoli alle regole".

Ma oltre al vandalismo di qualcuno, l'operatore denuncia disservizi gestionali provocati dalla mancanza di collaborazione: "Non solo non si rispetta l'orario di apertura e chiusura del centro di raccolta comunale, ma vengono depositati rifiuti, fuori dal cancello, di qualsiasi genere. Si ricorda che le regole sono essenziali e giuste affinché si possa vivere in una società civile". E conclude esortando: "La raccolta differenziata oltre che un obbligo è anche un dovere morale per noi tutti".

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