Un latitante, Domenico Bonavota, di 41 anni, ritenuto esponente apicale dell'omonimo clan di Sant'Onofrio, è stato arrestato la notte scorsa dai carabinieri.
Bonavota era ricercato da circa due anni, da quando si era reso irreperibile dopo essere stato condannato nel processo "Conquista" alla pena dell'ergastolo per l'omicidio di Domenico Di Leo.
L'uomo è anche destinatario di due ordinanze di custodia cautelare nell'ambito delle operazioni Rinascita-Scott e Imponimento.
I militari del Nucleo investigativo di Vibo Valentia guidati dal maggiore Valerio Palmieri e dal capitano Alessandro Bui, con il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, hanno concentrato le ricerche nel territorio di Sant'Onofrio ipotizzando che l'uomo non si fosse mai allontanato.
Nella tarda serata di ieri, avuta la certezza della presenza di Bonavota in un'abitazione nella quale si sarebbe rifugiato sin dall'inizio, i carabinieri del Nucleo investigativo e dello Squadrone Cacciatori hanno fatto irruzione bloccandolo. Adesso gli investigatori stanno vagliando la posizione delle persone che gli hanno dato assistenza.
Due persone sono state arrestate dai carabinieri nell'ambito del blitz che ha portato alla cattura del latitante Domenico Bonavota.
Si tratta di Pino Lucio Laria, di 45 anni, affittuario della casa dove è stato trovato il ricercato, e Antonino Ruggiero, di 23 anni, trovato in compagnia di Bonavota. I due sono stati posti ai domiciliari e Bonavota è stato portato in carcere
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