Lauree abilitanti, Gulluni (Udu) scrive al ministro dell'Istruzione: "Non ci sono titoli di serie b"

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images Lauree abilitanti, Gulluni (Udu) scrive al ministro dell'Istruzione: "Non ci sono titoli di serie b"
Enrico Gulluni
  10 giugno 2020 14:51

DI ENRICO GULLUNI* 

“Egregio Ministro Manfredi, siamo le migliaia di giovani neo laureati e le studentesse e gli studenti che nelle ultime settimane, insieme all’UDU – Unione degli Universitari, il Sindacato Studentesco più grande e rappresentativo del nostro Paese, si sono mobilitati in tutte le maggiori piazze italiane, e in due occasioni anche a Roma, davanti a Palazzo Montecitorio.

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La richiesta che portiamo avanti è molto semplice e, considerando anche il percorso fatto per il corso di laurea di medicina e chirurgia, di facile applicazione: rendere abilitanti i tirocini professionalizzanti dei corsi di laurea che danno accesso alle professioni ordinistiche, superando il cosiddetto esame di stato abilitante.

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Dopo mesi di richieste che purtroppo sono cadute nel vuoto, la scorsa settimana abbiamo deciso di scendere in piazza, nel pieno rispetto delle normative vigenti sul distanziamento sociale e sulla prevenzione al COVID-19, per provare ancora una volta a sensibilizzare la politica e le istituzioni su una tematica che purtroppo non è mai stata considerata nonostante le tante richieste pervenute.

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Una richiesta che trova particolarmente senso in questo difficile periodo, poiché lo svolgimento degli esami in modalità telematica, con una sola prova orale omnicomprensiva di tutto, risulta ancora di più una soluzione che a noi pare inadatta, senza considerare il fatto che, ad un mese dallo svolgimento della provo ed a meno di un mese dalle iscrizioni, non sono ancora chiari i contenuti e in alcuni casi anche le modalità su come questo esame dovrebbe svolgersi, lasciando migliaia di giovani nella più totale confusione.

Negli scorsi mesi, come saprà, sono state presentate anche diverse istanze dal Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari (CNSU) che avanzavano la medesima richiesta, o quantomeno un'apertura in tal senso, e l’Unione degli Universitari, vista l'impossibilità per forza di cose di scendere in piazza negli scorsi mesi, ha lanciato una petizione ( https://www.change.org/p/basta-esami-di-stato-per-l-abilitazione-rendere-subito-tutte-le-lauree-abilitanti?utm_source=share_petition&utm_medium=custom_url&recruited_by_id=8b666e00-8ce7-11e8-8e3e-5dcf243dabb9&fbclid=IwAR01UJky4dhxMe_hVJKo_9tCkPg13fpQ-XBsYVOEpi8Rc-yoVD1JUUfe3j8 ) che in poche settimane ha raccolto oltre 36.000 firme, segno di quanto la tematica sia particolarmente sentita.

Ci rivolgiamo, pertanto, a Lei chiedendo di dare finalmente una risposta alle richieste di migliaia di giovani, che altro non chiedono che avere l’opportunità di poter mettere in funzione le competenze acquisite, sia nozionistiche che pratiche con le tante ore di tirocinio pre e post laurea previste dai diversi corsi, dopo tanti anni di studio.

Chiediamo che sia riconosciuto il valore delle nostre Lauree, che non siano considerate di serie b rispetto ad altre.

Le chiediamo di farsi carico di questa istanza e di dare una risposta ai tantissimi giovani che altro non chiedono di avere l’opportunità di poter lavorare, eliminando inutili sbarramenti, per provare a dare, ognuno nel suo piccolo, il proprio contributo alla ripresa economica del nostro Paese e potersi immaginare un futuro migliore in Italia, che troppe volte ha visto le sue migliori menti emigrare alla ricerca di un lavoro che potesse dare il pieno riconoscimento alle competenze acquisite.

Attendiamo speranzosi una risposta e, se c’è ne dovesse essere bisogno, siamo disponibili ad un confronto per spiegare le nostre giuste ragioni.

Siamo convinti della Sua comprensione, ma anche molto fermi nel dire che se le risposte non saranno adeguate le piazze di tutta Italia continueranno a riempirsi nelle prossime settimane: le voci di tanti giovani non possono rimanere inascoltate e andremo avanti finché non arriveranno i fatti, perché di parole ormai ne abbiamo sentite anche troppe”.

 

                                                                                           *Presidente UDU – Unione degli Universitari Italiani

 

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