
di GAETANO MARCO GIAIMO
L'inclusione non è un favore ma un obbligo della società e non accade da sola: bisogna creare le condizioni che la favoriscano. Per questo l'associazione Afrodite, che organizza il Festival delle DiversAbilità, quest'anno giunto alla sua seconda edizione, ha promosso un nuovo, importante appuntamento dedicato al tema del lavoro e dei diritti. La giornata di dibattito ha avuto luogo oggi pomeriggio nella sede della Camera di Commercio di Catanzaro ed è stata incentrata sui percorsi di inclusione lavorativa avviati nel 2025 grazie al progetto "Lavorando Includendo": l'iniziativa, volta a creare occasioni concrete di impiego per ragazze e ragazzi con disabilità, ha visto coinvolti tredici giovani occupati in altrettanti stabilimenti balneari di Soverato nella stagione estiva passata, creando così un modello virtuoso da estendere progressivamente a tutta la Calabria.

Lido San Domenico, Lido Marinella, Lido Verdemare, Rebus Beach, Pacifico Club, Miramare, Dry Salapadù, Ristorante Macarena, Glauco Beach Club, Lido Da Saverio Beach, Lido Bikini e Lido Marechiaro sono i luoghi che hanno accolto i nuovi lavoratori. L'incontro di oggi ha visto la partecipazione dei ragazzi protagonisti del progetto, delle loro famiglie, di rappresentanti delle istituzioni, del terzo settore e delle imprese coinvolte. A moderare la discussione è stata la giornalista Eugenia Ferragina, che ha espresso il sogno di "un mondo in cui queste attività non siano viste come speciali ma come scontate e quotidiane". A intervenire è stata anche la presidente di Afrodite, Annarita Palaia: "Siamo già al lavoro per dare vita alla terza edizione del Festival e, dopo l'esperienza bellissima con la Fondazione Politeama, che ha accolto i nostri ragazzi lo scorso anno e ha già accettato di rinnovare la collaborazione anche per questa stagione, in seguito a un confronto col Consigliere regionale Ernesto Alecci è nata Lavorando Includendo. Contro le nostre aspettative, abbiamo trovato grande disponibilità da parte degli imprenditori e, dopo due mesi di lavoro, i risultati ottenuti sono fantastici".
La referente del progetto, la pedagogista Roberta Critelli, ha confessato di aver vissuto "una Soverato bellissima, accogliente, aperta e rispettosa", passando poi a spiegare i vari passaggi di Lavorando Includendo. Dopo una fase iniziale di reclutamento avvenuta anche tramite le associazioni della rete che si occupano di ragazzi con disabilità, sono avvenuti i primi contatti coi luoghi di lavoro, con gli stabilimenti che si sono fatti carico di tutti gli oneri per le assunzioni. "L'iniziativa non finisce qui", ha concluso la referente, "è stata infatti immaginata per essere a lungo termine, con l'ideazione di una piattaforma chiamata Inclusion Job nella quale andremo a inserire i curricula dei ragazzi, redatti col prezioso aiuto degli animatori del Progetto Policoro: non c'è azione più importante di garantire il diritto al lavoro per l'autonomia di una persona con disabilità". La Fondazione Banca Montepaone è tra gli enti che hanno fornito il proprio sostegno e collaborazione a questa iniziativa: il suo presidente, l'avvocato Giovanni Caridi, ha presenziato oggi perché "riteniamo che Afrodite sia riuscita a dar vita a quella sensibilità che arriva al cuore delle persone e noi continueremo ad esserci e ad adoperarci per quanto possiamo in favore dell'inclusione".
Molte domande sono state rivolte a Rita Miscioscia, Responsabile del Centro per l'Impiego di Catanzaro che, partita da un'analisi di come gli enti pubblici facciano fatica a rispondere a questa problematica, specialmente in Calabria, si è soffermata sulla necessità di fare rete e stare accanto alle famiglie di persone con disabilità. "La legge 68 del 1999 sancisce in maniera molto specifica il collocamento mirato però forse è arrivato il momento di rivisitarla", ha sottolineato. Sono molti gli aspetti da considerare riguardo l'impiego delle persone con diversabilità: esiste un Comitato tecnico che deve analizzare ogni caso per concedere il nullaosta, ci sono regolamenti particolari e misure da attuare. "Servono interventi attivi di politica del lavoro e di programmazione e dobbiamo favorire l'incontro tra i ragazzi e i datori di lavoro oltre che il processo di assunzione", ha concluso Miscioscia. Il dibattito successivo ha visto coinvolti i responsabili degli stabilimenti balneari e le famiglie dei partecipanti a Lavorando Includendo: sono emerse diverse criticità ed elementi su cui intervenire per far sì che questa esperienza non sia un unicum. I giovani sono poi stati premiati con degli attestati di partecipazione, a testimonianza di un percorso che ha sicuramente contribuito alla loro crescita. Il Festival delle DiversAbilità conferma così la propria vocazione di spazio di riflessione e sensibilizzazione ma anche laboratorio di buone pratiche che mettono al centro le persone e il loro diritto ad avere un ruolo attivo nella società.
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