Filctem CGIL, Flaei Cisl, Uiltec UIL regionali Calabria "reputano opportuno aprire un focus di carattere vertenziale anche in regione sull’art. 177 del codice degli appalti. L’articolo obbliga le aziende concessionarie ad esternalizzare l’80% di tutte le attività oggetto di concessione, anche nei casi in cui le attività vengano svolte direttamente dal proprio personale, con la scadenza derivata dalle varie proroghe e stabilita al 31.12.2021, destruttura un servizio essenziale e fondamentale per l’intero paese".
"Il processo di esternalizzazione - proseguono i sindacati - avrebbe dunque un costo economico e sociale elevato, causando una riduzione della forza lavoro compresa fra l’80 e il 95%. Questo significherebbe, nel breve periodo, nei servizi di distribuzione di energia elettrica e gas, la perdita di circa 145.000 posti di lavoro. La Calabria, in tutto ciò sarebbe fortemente penalizzata per la già critica situazione economica ed occupazionale. Nella nostra regione si contano oltre 1000 posti di lavori a rischio. Lavoratori che oggi esprimono una altissima professionalità nei settori elettrico e gas e che hanno garantito la continuità del servizio anche durante il terribile lockdown e sempre con altissimi standard qualitativi".
"Una Regione, - evidenziano - che più di altre necessita di investimenti, sulle reti e sulle infrastrutture per affrontare le sfide dei prossimi anni, Transizione Energetica - Sviluppo Smart Grid - Digitalizzazione. Sfide che oggi rappresentano il ponte per il futuro. Un futuro che riguarda tutti, non solo i lavoratori dei settori coinvolti ma l’intera Nazione e quindi l’intera collettività Calabrese. Nessuno oggi può sentirsi al riparo dalle pesantissime ripercussioni che l’attuazione dell’art.177 porterebbe come conseguenze. Le affermazioni di ARERA in tal senso sono chiarissime – Rischio di aumenti nelle bollette per i cittadini, rischio di caduta di qualità del servizio, rischio tenuta del sistema Italia. Per questi motivi non è pensabile assistere alla destrutturazione di soggetti industriali con competenze, qualità e sicurezza del lavoro e comprovata eccellenza.
"Come Sindacato di riferimento in modo unitario abbiamo ritenuto necessario mettere in campo una serie di iniziative al fine di sensibilizzare le lavoratrici ed i lavoratori, nonché l’opinione pubblica, sugli effetti nefasti dell’applicazione dell’art.177, a partire dalle Assemblee dei lavoratori che si svolgeranno nelle giornate del 21- 22 e 23 giugno. Inoltre abbiamo previsto, per la giornata del 28 giugno, la convocazione di un grande Attivo Unitario dei quadri e delegati sindacali, dei settori di riferimento, con la presenza dei Segretari Nazionali della FILCTEM della FLAEI e della UILTEC. Questo percorso - concludono - sarà finalizzato nella giornata di sciopero del 30 giugno, con una importante mobilitazione che vedrà coinvolti i lavoratori presso le prefetture dei capoluoghi di regione, con l’obiettivo di richiamare il Governo nazionale alla modifica definitiva dell’art.177".
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