«Corre l’obbligo di precisare come l’azienda coinvolta nelle recenti vicende giudiziarie commentate dall’imprenditore Antonino De Masi non sia iscritta alla Confindustria regionale. Sarebbe quindi impossibile per Unindustria Calabria procedere alla sua espulsione dai ranghi dell’associazione, così come auspicato dallo stesso De Masi, e prendere altri e ulteriori provvedimenti in merito. È una puntualizzazione necessaria a evitare di ingenerare confusione; soprattutto quando, in situazioni simili in cui però ne ricorrevano le condizioni, la Confindustria calabrese ha attivato ogni azione ritenuta opportuna ai sensi del proprio codice etico».
«Ferma restando l’assoluta risolutezza nell’essere garantisti, non c’è dubbio che, qualora la magistratura accertasse in giudizio le responsabilità di cui oggi si discute a mezzo stampa, saremmo davanti a fatti di estrema gravità che mortificano il concetto stesso di impresa».
Così Aldo Ferrara, presidente di Unindustria Calabria.
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