"Diverse associazioni, fra cui la nostra, nel giugno 2017 proposero al Questore di Catanzaro una modifica ai lavori in corso presso l’immobile della Questura di piazza Cavour". E' quanto si legge in una nota del movimento Catanzaro nel cuore. "La modifica integrativa – che ancora oggi ribadiamo alla dottoressa Di Ruocco – consisterebbe nell’adeguare la facciata del palazzo. Siamo convinti della bontà di questa proposta e felici che, tanto il sindacato di Polizia FSP quanto la società civile del capoluogo di regione, recentemente abbiano ripreso l’argomento. Si tratta infatti di un adeguamento estetico-architettonico fattibile per due ragioni: innanzitutto perché non riguarda la struttura ma solo un restyling esterno; e in secondo luogo perché l’intervento può essere comodamente realizzato ora che il cantiere è aperto, approfittando così dei lavori in corso".
"A suo tempo, - prosegue la nota - assieme ad altri sodalizi cittadini, abbiamo investito della questione anche il Provveditorato delle opere pubbliche, la Direzione regionale dell’Agenzia del Demanio, e la competente Soprintendenza alle Belle Arti e Paesaggio. Ma è il Questore l’unico soggetto che, dal punto di vista procedurale, può avanzare la richiesta al Ministero per l’adeguamento che invochiamo da anni. Adeguamento, lo vogliamo ripetere, che consisterebbe solo in un semplice risanamento estetico della facciata che riporterebbe il palazzo della Questura ad una gradevolezza persa qualche decennio fa, allorquando si optò per un discutibile e obbrobrioso rifacimento dell’edificio".
"La Questura - concludono - è ubicata nel luogo che tutti i catanzaresi chiamano Santa Caterina, in un’area costituita di interessanti palazzi storici, alcuni dei quali tutelati da vincolo. Siamo consapevoli che la scarsa sensibilità estetico-politico-culturale vigente in città per molti decenni ha causato danni incalcolabili (si veda la nuova orribile ala del Tribunale!) al paesaggio cittadino. Ma non è mai troppo tardi per porvi rimedio, soprattutto se – chi può – ci mette un po’ di amore e di buon senso. Siamo altresì consapevoli che non spettano al Questore le politiche del decoro urbano e architettonico della città: ma, in questo caso, il Questore è l’unico soggetto che può richiedere l’adeguamento dell’edificio così come, da più parti, si sta invocando. Siamo quindi fiduciosi che, stavolta, vorrà avanzare l’istanza a Roma".
"Noi siamo certi che una simile richiesta, se fatta (finalmente!) non potrò che essere accolta".
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