"Marciapiede esterno ripristinato e acqua che rischiava di minare dalle fondamenta la stabilità dell’edificio aspirata sfruttando i proventi 2020 della legge approvata nel 1993 per disciplinare l’alienazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. A due anni dalle prime denunce si chiude così la battaglia innescata dall’aspirante consigliere comunale Stefano Veraldi per accendere i riflettori sulle condizioni della palazzina popolare di Via Salemi 9 nel quartiere Aranceto". Si legge in una nota di Stefano Veraldi, candidato al consiglio comunale, lista Riformisti Avanti.
"Il candidato in corsa nella lista Riformisti Avanti depositò anche un esposto in prefettura e a più riprese si schierò, senza se e senza ma, - prosegue - al fianco di otto famiglie costrette a vivere per anni come letteralmente intrappolate in quella grossa perdita di acqua che aveva sommerso le fondamenta dello stabile causando ingenti danni agli appartamenti sovrastanti. E la perseveranza paga perché oggi è proprio dell’esponente della coalizione targata Valerio Donato a parlare di «battaglia vinta». Lo fa ringraziando l’Aterp del distretto di Catanzaro per «aver dato risposta alle nostre richieste», ma lo fa anche prendendosi il merito di una lotta combattuta da attivista".
"Mette i puntini sulle i, insomma, - conclude - ed è per questo che non perde l’occasione di stigmatizzare il comportamento di coloro i quali bolla come i «latitanti tornati allo scoperto per la campagna elettorale e per le consuete passerelle da condurre nei quartieri periferici della città che per molti, con le votazioni alle porte, sono tornati a essere un ghiotto serbatoio di voti".
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