Lavori Stadio Ceravolo, Carpino replica ad Alleanza per Catanzaro: "La città non merita questo"

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images Lavori Stadio Ceravolo, Carpino replica ad Alleanza per Catanzaro: "La città non merita questo"

  04 maggio 2024 20:51

di ALBERTO CARPINO*

Come al solito il consigliere Riccio e il consigliere Costa, prendono lucciole per lanterne e capiscono fischi per fiaschi. Nonostante l' ignoranza in materia, hanno perso l’occasione per fare bella figura, perché la migliore parola è sempre quella non detta. Ai i due   il gatto e la volpe della politica catanzarese, spiegherò per la milionesima volta, e poi non interverrò più sull’argomento, che il ruolo di Direttore dei lavori, banalmente, consiste nel controllo dei lavori, affinché questi vengano eseguiti secondo le previsioni progettuali, ripeto secondo le previsioni progettuali.

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Questo è stato il mio ruolo e questo ho fatto e chi dice il contrario deve poterlo provare altrimenti entriamo nel campo della diffamazione. I consiglieri di Alleanza per Catanzaro, quando vogliono possono chiedere al settore competente copia del progetto e finalmente, forse capiranno che ancora una volta hanno preso un abbaglio (qualora fosse necessario mi rendo disponibile per spiegare).

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I lavori eseguiti per il rifacimento del manto erboso dello stadio Ceravolo sono stati eseguiti conformemente al progetto anzi con qualche lavorazione in più non prevista in fase progettuale, grazie alle economie che si sono realizzate. Ancora una volta per sferrare attacchi personali esibiscono la foto della trincea scavata sotto i distinti, non si capisce bene per dimostrare che cosa (dispongo di un report di almeno 1000 foto che metto a disposizione di chiunque). A beneficio di tutti gli ignoranti in materia come il Consigliere Carabiniere Riccio e consigliere Venditore ambulante 2.0 ovvero operatore economico su aree pubbliche Costa mi ripeterò sulla esecuzione dei lavori riguardante il progetto, affidato alla ditta HTS, di cui ho fatto la direzione dei lavori, per il rifacimento del manto erboso dello stadio Nicola Ceravolo. Ripeto sillabando per i duri di comprendonio, RI FA CI MEN TO DEL MAN TO ER BO SO. Punto.

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I lavori in parola riguardavano lo scotico del vecchio prato, scavo di sbancamento e livellamento del campo, esecuzione delle pendenze, posa in opera del top soil ovvero strato di sabbia silicea, scavo trincee per drenaggio longitudinale, scavo di trincea e posa in opera di tubo dreno perimetrale da 200 mm, esecuzione di impianto di irrigazione (24 settori irrigui), posa in opera dei big roll di erba, opere accessorie  e cure colturali fino alla consegna.

L’impianto di drenaggio è così composto: tubo dreno perimetrale da 200 mm che è deputato all’allontanamento dell ‘acqua dal campo e come elemento ricevitore delle acque provenienti dai 38 tubi dreni da mm 80 (19 con pendenza centrocampo/curva ovest e 19 con pendenza centrocampo curva est; per ogni dreno longitudinale esiste un pozzetto di ispezione. Ogni tubo dreno quindi viene innestato nel tubo più grande.

Durante l’esecuzione dei lavori è stato rilevato che una delle gallerie (lato curva ovest) che doveva portare il drenaggio fuori dallo stadio era stata da un pilastro durante la costruzione della famigerata palazzina, che non è stato più possibile ripristinare. Nell’altra galleria (lato curva est) un grosso masso ostruiva il deflusso delle acque, per cui si è reso necessario l’intervento di una ditta specializzata che ha disostruito il lume. Inoltre sempre da questo lato si è reso necessario creare un nuovo collegamento con la predetta galleria, cosa che è stata fatta con un pozzetto delle dimensioni di mt 1*1*1, collegato ad un tubo corrugato da 300 mm che posto sotto il pavimento del vecchio sottopassaggio, sfocia nella galleria disostruita e da questa, l’acqua drenata attraverso un ulteriore pozzetto viene convogliata verso il recapito finale.

Dispiace dover ogni volta spiegare l’ovvio ma purtroppo, e questo è davvero deprimente se a non comprendere sono due amministratori del Comune di Catanzaro, a volte siamo costretti.

Il drenaggio è stato progettato per allontanare l’acqua meteorica che proviene dal cielo e non già proveniente dagli spalti. Purtroppo, ancora una volta, come giustamente detto dal Sindaco, la famigerata palazzina continua a produrre danni, anche a distanza di anni. Solo questo ha dichiarato il Sindaco Fiorita, ma il gatto e la volpe, come al solito giocano con le parole e volutamente stravolgono la realtà dei fatti.

I progetti per la riqualificazione del Ceravolo erano tre: 1) il rifacimento del manto erboso, 2) opere edili di riqualificazione degli spalti (nuovi bagni, area hospitality, parcheggio, tribuna vip, eliminazione vetri, ecc.)  e 3) illuminazione. Tutti e tre i progetti sono stati realizzati in conformità alle previsioni. Sfido chiunque a dire il contrario.

Il campo da gioco, per opportuna conoscenza degli ignoranti nel senso che ignorano, è stato omologato in seguito a due visite ispettive della società Hi Turf, incaricata dalla Lega serie B. In base alle misurazioni è risultato che il campo ha una capacità di infiltrazione di 60 mm h. Il 1° maggio il nubifragio ha scaricato sul campo 18 mm in 10 minuti di acqua (dati stazione meteo Arpacal Ianò) ovvero 108 mm/h, che già di per sé rappresenta l’80% in più della capacità massima di infiltrazione del terreno di gioco. Se a questo si aggiunge l’acqua proveniente dalla dannifica palazzina e quindi dagli spalti del settore distinti, che scendeva in campo con furia torrentizia, anche un ignorante funzionale dovrebbe capire che il drenaggio non avrebbe potuto mai funzionare in base ai dimensionamenti progettuali, peraltro, si ribadisce, omologati dalla Lega serie B. D’altro canto sulla bontà del sistema di drenaggio anche la lega serie B non ha potuto far altro che dichiarare la perfetta tenuta del campo, confermata dal fatto che dopo i 45 minuti di sospensione  il match si è giocato e concluso al 90’ + 3’.

La lega serie B ha indicato, nella sua nota a margine della partita, conclusasi con la vittoria dei giallorossi,  ha suggerito l’adozione di alcune soluzioni per ovviare agli inconvenienti occorsi durante la partita che, ritengo, saranno realizzati, alcuni rapidamente altri a fine campionato.

Per completezza, il Consigliere Carpino non ha mai detto, come sostenuto dagli Alleati per Catanzaro (ma quando mai?), che erano state superate le difficoltà create dalle strutture preesistenti. Il Consigliere Carpino ha detto riferendosi al periodo in cui da semplice cittadino svolgeva la funzione di DL “che mentre il consigliere carabiniere Riccio si trastullava bagnandosi nelle acque della marina io ero in mezzo al campo a risolvere il problema dello scarico del drenaggio ormai inesistente”. (Cfr. Registrazione Consiglio comunale del 30/4/24)

Lo speculatore Consigliere Carabiniere Riccio, prova a girare maldestramente la frittata che però gli si è rivoltata in testa.

Ai consiglieri di Alleanza per Catanzaro, che durante i lavori hanno potuto ispezionare il cantiere ma che, pur avendone avuto l’occasione di chiedere informazioni riguardo le lavorazioni che si stavano eseguendo non l’hanno fatto, suggerisco di svestirsi dei panni di giustizieri della notte presunti tuttologi, e di vestirsi di un po’ di umiltà e chiedere lumi a chi ne sa più di loro. Magari potrebbero qualcosa e non fare più brutte figure. È un consiglio da amico.

Sulla figura del dottore agronomo, che credono di offendere evocando come più competenti altri professionisti, mi dispiace tanto doverli ancora una volta umiliare richiamando dal nostro ordinamento, le competenze professionali di questa importante figura tecnica sperando di diradare le nebbie che offuscano periodicamente le loro menti : “Il Dottore Agronomo e il Dottore Forestale curano la realizzazione di spazi verdi pubblici e privati in armonia con le caratteristiche ambientali e pedoclimatiche al fine della migliore valorizzazione e nel rispetto del paesaggio. In particolare, è di loro competenza (oltre ad una miriade di altre competenze)”: la progettazione della paesaggistica territoriale e dell’arredo urbano (parchi, giardini, alberature stradali, piste ciclabili, campi gioco, verde industriale), con interventi per la tutela del paesaggio. (Cfr. Ordinamento Dottori Agronomi e dottori Forestali).

E ancora, Il Dottore Agronomo e il Dottore Forestale elaborano i piani di bonifica e di irrigazione sia delle aree rurali che delle aziende agricole; estendono la loro competenza alla progettazione e realizzazione di impianti irrigui, di parchi, di giardini e del verde industriale. In particolare, curano:

  1. la determinazione dei bilanci idrici delle colture;
  2. il drenaggio sottosuperficiale e superficiale;
  3. gli impianti di irrigazione a pioggia, a spruzzo e a goccia. Il Dottore Agronomo e il Dottore Forestale eseguono tutti gli studi e gli interventi volti alla tutela delle acque e dell’atmosfera.
  4. Progettazione, direzione lavori, di invasi artificiali.

Spero che una volta per tutte si chiarisca cosa può o non può fare un Dottore Agronomo!

Penso che questi attacchi strumentalmente inutili non facciano il bene della città, per cui mi permetto di richiamare tutti, me compreso, ad un più alto livello di responsabilità politica. Ci sono questioni ben più importanti che siamo chiamati a risolvere ma ci stiamo infilando in un sentiero accidentato che ridicolizza la funzione del consigliere comunale. È ovvio che se mi sento dare ingiustamente del bugiardo o si sminuisca la mia professionalità sono costretto a rispondere ma, dopo questo comunicato non risponderò più né su questo argomento né su altri che non attengano a temi politici seri. Mi auguro che questo appello venga raccolto da tutti e che tutti insieme maggioranza e opposizione si possa finalmente lavorare per il bene della città. Catanzaro non lo merita e se dovessimo fallire nessuno potrà considerarsi assolto perché sarebbe comunque coinvolto.

And that’s all folks.

* Consigliere Comunale di Catanzaro

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