L’imminente inizio dei lavori per la messa in sicurezza della strada, senza che venga previsto un percorso alternativo, emarginerebbe i comuni dell’area del Reventino
Il consigliere regionale democrat Raffaele Mammoliti ha presentato un’interrogazione scritta rivolta
al presidente del consiglio regionale in merito al paventato rischio di isolamento delle comunità che
gravitano attorno alla statale 19 della zona del Reventino a seguito dell’imminente inizio dei lavori
di ripristino di un tratto dell’arteria.
«Si tratta di una strada – spiega il consigliere – che, seppur mal ridotta, permette di raggiungere i comuni di Tiriolo, San Pietro Apostolo, Decollatura, Soveria Mannelli, Carlopoli, Serrastretta, Gimigliano, Cicala e Panettieri». Nello scorso mese di febbraio la caduta di massi nel tratto compreso tra Tiriolo e San Pietro Apostolo ha di fatto bloccato la circolazione, oltre ad avere messo a rischio l’incolumità delle persone.
In un apposito incontro del Febbraio 2021 l’Anas ha concordato, insieme agli amministratori locali,
gli interventi per la messa in sicurezza del lembo di strada interessato dalla frana e quelli per sanare
definitivamente i problemi dell’intero percorso, tramite, in particolare, la realizzazione di una galleria paramassi.
Durante l’incontro si decise di individuare un percorso alternativo per il periodo di esecuzione dei lavori. Cosa che a poco dall’inizio della costruzione della galleria non è ancora avvenuta. «Eppure – rimarca Mammoliti – si tratta di un cantiere che dovrebbe prolungarsi per 330 giorni lavorativi. La mancanza di vie che possano sostituire quella chiusa per i lavori causerebbe danni enormi alla comunità determinando di fatto l'isolamento dei comuni».
«Deve far riflettere - aggiunge il consigliere democrat - che la statale 19 sia l'unica strada che
permette nonostante le sue condizioni di trascuratezza di raggiungere i comuni sopra indicati. Ecco
perché la Regione Calabria non può esimersi da intervenire sulla vicenda tempestivamente, al fine
di evitare l’avvio di detti lavori senza avere preventivamente individuato il necessario percorso
alternativo».
Fermo restando che le comunità locali sono già in stato di agitazione, Mammoliti, nell’interrogazione presentata, chiede di sapere se il presidente della Giunta regionale e la Giunta regionale stessa «abbiano contezza di quanto sta accadendo, cosa si intende fare e quali atti politico amministrativi si intendono adottare al fine di indurre l'Anas ad individuare prima dell'avvio dei lavori un comodo e congruo percorso alternativo che permetta di evitare l’isolamento delle comunità»
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