di CARMEN MIRARCHI
Ma il Governo Draghi cosa sta facendo in realtà per i lavoratori, i pensionati ed i precari? Oltre all'abbraccio con Landini a seguito dell'attacco alla sede della CGIL, il premier ha intenzione di abbracciare le proposte del sindacato? Al momento nulla di fatto sostanzialmente, anzi le proposte e le azioni di Mario Draghi sembrano lontane anni luce dalle reali esigenze del cittadino. Le tematiche della precarietà, dell'esigenza immediata di creare lavoro, di istituire reddito minimo e di aumentare le pensioni sembrano lontano dalle priorità del super Premier. In tutto ciò la Calabria, che ha certamente da sempre più difficoltà rispetto al resto d'Italia, vive un momento di crisi profonda. Come agirà il neo eletto Occhiuto?
Per capire cosa accadrà o meglio cosa potrebbe accadere abbiamo intervistato il segretario generale CGIL Calabria, Angelo Spostato.
"Abbiamo già espresso la nostra contrarietà a salire da quota 100 a 102/104. Abbiamo espresso la necessità di dare la possibilità in uscita a chi opera in attività usuranti. Quota 100 ha dato la possibilità di uscita a chi aveva 62 anni di età e 38 di contributi ed ha svuotato un po' la pubblica amministrazione ma ha avuto il limite di non aiutare chi ha svolto attività usuranti. La Fornero porta a 67 anni lo scalone il che significa che ci sono 5 anni in più impossibile per i lavori usuranti".
Quello che si evince sostanzialmente è un momento di profonda incertezza perché ad ora le politiche di Draghi non sembrano avvantaggiare i lavoratori, i precari e i pensionati.
"Bisogna aumentare il potere d'acquisto dei salari e delle pensioni. Abbiamo chiesto come verranno utilizzati i fondi del Pnrr. È un momento difficile e complicato, se il Governo non capisce che la contrattazione con le parti sociali è necessaria il rischio di conflitto sociale è alto e no farebbe bene a nessuno " ha aggiunto Sposato.
"Al di là della solidarietà del Premier alla CGIL noi stiamo aspettando la legge per sciogliere le formazioni neofasciste. Stiamo aspettando le risposte di Draghi al mondo del lavoro. Viviamo in una condizione di aumento delle bollette e non è un bel segnale ed inoltre non ci sono risposte del Governo su precariato ed assunzioni. Le uniche assunzioni sono precarie ed i 'cervelli' scappano dell'Italia. Al momento paradossalmente- ha detto ancora Sposato - ci sono alcune figure lavorative che non si riescono a trovare in Italia, primo perché non c'è stata formazione e secondo perché con i salari troppo bassi è poco conveniente spostarsi da una regione all'altra".
In merito al reddito di cittadinanza il sindacato ha sottolineato la necessità di riformularlo insieme alla creazione di un reddito minimo.
"In Calabria non si applicano i contratti nazionali di lavoro e dunque il tema del salario minimo è da affrontare. Il reddito di cittadinanza è stato necessario in pandemia, noi abbiamo detto di inserirlo come reddito di inserimento da cumulare con una parte di salario per avere un contratto regolare di lavoro. Il problema vero è stata la mancata riforma dei centri dell'impiego e la creazione di una banca dati unica nazionale come quella che stiamo chiedendo per gli infortuni sul lavoro. Serve una riforma seria sul lavoro" ha sottolineato Sposato.
Dal punto di vista regionale è iniziato il confronto con il neo Presidente Occhiuto che al momento solo telefonicamente ha sentito Spostato sottolineando l'intenzione di confrontarsi con i sindacati per interessarsi al tema del lavoro. Un messaggio che il segretario regionale CGIL ha accolto come positivo perché al di là delle parti politiche c'è la necessità di tutelare i calabresi e di creare occupazione.
"Abbiamo una proposta unitaria come CGIL, CISL ed Uil. Abbiamo chiesto lo sblocco delle assunzioni nella sanità, ne vanno fatte 3000. Oer quanto riguarda la manutenzione del territorio sono necessarie assunzioni nel settore ambientale. Mettendo insieme Calabria Verde, Protezione Civile, Consorzi e Regione potremmo fare un programma per la salvaguardia del territorio. Si potrebbero creare 10mila posti di lavoro. Il terzo tema riguarda le aree economiche speciali. L'autorevolezza del Governatore è quella di contrattare con il Governo nazionale un piano con le partecipate pubbliche. Per quale motivo- si chiede Sposato- Fincantieri, Leonardo ed Invitalia devono investire solo nell'asse Bari, Salerno e Napoli. Noi abbiamo detto che devono investire in Calabria per aiutare il nostro debole sistema economico".
Spostato ha poi dichiarato di voler confrontarsi con il neo Presidente Occhiuto perché la 'strada è obbligata'. "Il presidente Occhiuto sembra avere la volontà di dialogare e gli consigliamo di confrontarsi con le altre regioni senza fare investimenti fotocopie. Bisogna capire le peculiarità della regione e fare rete. Bisogna essere operativi e pensare al lavoro, al giovane e alle donne" ha aggiunto Sposato.
Infine Spostato è intervenuto in merito all'aggressione nella sede CGIL a Roma. "Ci siamo rafforzati, il Governo adesso deve fare la sua parte e sciogliere le forze neofasciste come dice la Costituzione. Non torneremo a fare il nostro lavoro nelle piazze, con umiltà ci approcceremo al confronto con tutti anche con questa Giunta. Se Governo nazionale ed Occhiuto accoglieranno le nostre proposte bene sennò torneremo a prenderci le piazze" ha concluso il segretario Sposato.
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736