Lavoro Straordinario non retribuito ai poliziotti: il TAR ingiunge il pagamento

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Un posto di blocco della Polizia
  29 maggio 2025 22:26

Il TAR Calabria – Sezione Staccata di Reggio Calabria (Presidente Caterina Croscenti) nei giorni scorsi ha emesso il Decreto Ingiuntivo contro il Ministero dell’Interno, non costituito in giudizio, per il pagamento delle ore di straordinario eccedente i limiti individuali ed il monte ore assegnato non cummutate in riposo compensativo, oltre interessi legali dal dovuto al soddisfo.

Il ricorso era stato inoltrato dal legale del Siulp Avv. Pietro Barbaro del foro di Reggio Calabria, che, dopo un primo rigetto lo aveva riproposto nelle forme indicate dal Giudice, in quanto l’Amministrazione sensibilizzata in ordine al pagamento delle legittime spettanze avanzate dagli interessati ben oltre i due anni (termine già di per se generoso) riconosciuti all’Amministrazione per adempiere al pagamento stesso, non aveva ritenuto adempiere.

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In particolare il TAR ha ritenuto di accogliere il ricorso in quanto risultano adeguatamente documentate sia il numero di ore effettuate oltre il servizio ordinario che la retribuzione dovuta per tale attività, in base alla qualifica posseduta e, per l’effetto, ha ingiunto il pagamento delle spettanmze all’avente diritto oltre interessi legali dal dovuto al soddisfo nel termine di quaranta giorni dalla notificazione del decreto medesimo.

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Con il provvedimento di che trattasi il Giudice Amministrativo ha, altresì, condannato l’Amministrazione al pagamento delle spese relative alla procedura.

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Ancora una volta l’impegno e la perseveranza della Segreteria provinciale del Siulp ha\nno avuto ragione sull’indifferenza dell’Amministrazione che nonostante le numerose sollecitazioni rivolte sia a livello Centralech e periferico ha omesso di dare corso alle legittimeaspettative dei poliziotti corrispondendo loro quanto dovuto per prestazioni di lavoro straordinario rese oltre due anni prima sacrificando i propri affetti ed i propri interessi per far fronte ad imprevedibili ed urgenti attività di servizio.

Ora l’Amministrazione dovrà prendere atto che non è più possibile dilazionare oltre un tempo già di per se irragionevole (due anni) il pagamento di prestazioni lavorative che dovrebbero essere invece retribuite a tamburo battente al fine di gratificare realmente lo sforzo ed il sacrificio degli operatori.

Reggio Calabria 28 Maggio 2025

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