di ENNIO CURCIO*
Uno slogan "semplicistico" ma efficace, per spiegare perché è sbagliato e pericoloso inviare armi al popolo Ucraino, spingendolo a resistere di più all'invasione ed il cui esito è drammaticamente contro di loro.
Opportunamente non interverremo con nostri militari sul campo di battaglia e quindi chiediamo agli Ucraini di "resistere" morendo, sino a quando l'invasore, piegato dalle sanzioni economiche, non verrà deposto dal suo popolo.
Ci potrebbero volere anni e nel frattempo ci saranno migliaia di morti e si rischia un'escalation pericolosissima da conflitto totale.
L'indignazione e l'orrore non devono portarci a reagire d'istinto.
Le sanzioni economiche, unica vera "guerra" possibile ed efficace sono state parziali, poiché hanno escluso soltanto alcune banche, per permetterci di approvigionarci di gas, salvando il nostro tenore di vita ma nel contempo finendo con il finanziare implicitamente i costi dell'invasione.
Per non perdere il "poco", stiamo mettendo a rischio il "tutto".
Fermiamo l'invio di armi, è sbagliato inutile e pericolosissimo, potendo scatenare la terza guerra mondiale.
La politica ha il dovere di agire con saggezza e lungimiranza.
Uccidiamo il "mostro" affamandolo e non sfidandolo.
Processiamo lui ed i suoi "oligarchi" per crimini contro l'umanità, così anche quando penseranno di avere vinto, saranno come dei topi in gabbia, non potendo mai piu uscire dai confini territoriali.
Confischiasmo tutti i loro beni nel mondo, centinaia di miliardi, fatti con gas e petrolio venduti all'Occidente.
Solo allora tagliando il "corpo" renderemo la testa del "mostro" inattiva per sempre.
Ma questo "tsunami" finanziario conviene alle banche occidentali?
Ecco quando servirebbe la "supremazia" della politica sulla finanza, ma ci vorrebbero uomini di Stato, statisti, per imporre la volontà dei popoli e non delle lobbies economiche mondiali. La guerra militare è pur sempre, anche, un affare per qualcuno.
*avvocato
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